Ricarica del 7×57 Mauser: il lato pesante

Ricarica del 7x57 Mauser il lato pesante
© Vittorio Taveggia

Sviluppata per migliorarne la precisione, questa ricetta di ricarica del 7×57 Mauser utilizza la Nosler Partition da 175 grani.

Per questa ricetta di ricarica del 7×57 Mauser (avete visto quelle degli altri calibri per canna liscia e rigata?) si raggiunge il massimo peso (175 grani) con una palla ben precisa, quel grande mito rappresentato dalla Nosler Partition che fu una delle prime vere palle premium disponibili sul mercato e ancor’oggi fa registrare un’efficacia sorprendente. John Nosler fu infatti tra i primi a capire l’importanza di ottenere, oltre a un’espansione apicale utile per aumentare i danni, anche una penetrazione profonda che raggiungesse più organi vitali. Questa prestazione è garantita dalla struttura del suo mantello con un transetto di separazione tra le parti; si conserva così almeno il 50% del peso originario.

Perché fissarsi proprio su questa ogiva? Per diversi motivi. Il primo è proprio legato al fascino che emana; è del resto una delle prime ogive realmente efficienti destinate alla caccia grossa. In particolare, se ne sentì l’esigenza per aumentare le velocità nelle allora nascenti camerature magnum. Inoltre rappresenta l’incarnazione balistica del sogno americano. John Nosler, fondatore dell’azienda produttrice, si occupava di tutt’altro nella vita ma, visto il successo della sua intuizione, trasformò la propria passione in un redditizio lavoro a tempo pieno. Il secondo motivo è che, per quanto siano disponibili diversi caricamenti commerciali in questo calibro e con questa palla, non ne ho mai trovato uno che fosse soddisfacente dal punto di vista dell’accuratezza; per carità, sempre più che sufficiente per l’attività venatoria, ma non per appagare il mio gusto di tiratore. E comunque da ricaricatore, mi sento defraudato di una piccola parte di soddisfazione a cacciare con una cartuccia non assemblata con le mie mani.

Munizione 7×57 Mauser ricaricata: il test

Ero inoltre prossimo a una cacciata ai cinghiali all’aspetto in Croazia. Niente di particolare: setoloni fino a 50 chili circa, con aspetto serale e cerca mattutina. Erano situazioni in cui questa combinazione avrebbe potuto dare soddisfazioni straordinarie, come effettivamente è successo. La mia Cz Zkk era ancora in condizioni originarie: veramente bruttina, con zigrinature orrende e quel grilletto a palo che mi faceva venir freddo solo a vederlo. Ma più che il dolore poté il digiuno: sostituii solo l’ottica, visto che quella di prima dotazione era a dir poco improbabile, con un ben più efficiente Schmidt & Bender 6×42. E poi incominciai i test.

In realtà, coadiuvata da una buona analisi di diversi testi, la fortuna mi ha assistito in fretta e mi sono trovato subito benissimo. Con 45 grani di Vihtavuori N160 si sfiorano i 730 m/s, velocità considerata magica nella caccia grossa (in quella africana, almeno) ma assolutamente giusta per i tiri piuttosto ravvicinati tipici di questa caccia, solitamente entro i 100 metri. Come bossoli all’epoca usavo Rws; oggi devo ammettere che ho risultati straordinari con i Sellier & Bellot che costano una frazione e vanno forse pure meglio. Del resto per Cz ceca il 7×57 rimane un best seller di prim’ordine, almeno nel mercato interno. Quindi ha esperienza da vendere. La rosata è eccellente e sostanzialmente costante. Lo standard è di due colpi quasi sempre nello stesso foro, mentre il terzo allarga di poco ma rimane comunque entro i 15 millimetri; praticamente si attesta sempre intorno al mezzo moa.

Visto che non è certo estrema, la stessa carica è stata testata anche con altre palle di pari peso senza variazioni; le soddisfazioni maggiori le ha però date sempre la vecchia Partition.

Ricarica del 7×57 Mauser: la scheda tecnica

  • Palla: Nosler Partition (175 grani)
  • Polvere: Vihtavuori N160 (45 grani)
  • Oal: 81,3 mm
  • Velocità: 730 m/s

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