Presentato ricorso contro il calendario venatorio della Lombardia

Presentato ricorso contro il calendario venatorio della Lombardia: tordo bottaccio in acqua
© Wim Hoek / shutterstock

La Lac ha presentato ricorso contro il calendario venatorio della Lombardia; si mette in dubbio anche la legittimità dei calendari regionali per la caccia alla migratoria.

Il bersaglio è enorme, l’articolo 18 della legge 157/92 che prevede che ogni Regione si doti di un proprio calendario anche per la caccia alla migratoria: bisognerà dunque seguire da vicino l’evoluzione del ricorso della Lac sul calendario venatorio della Lombardia e capire se il Tar trasmetterà gli atti alla Corte costituzionale per un’eventuale valutazione d’illegittimità; per la Lac dovrebbe infatti esserci un unico calendario nazionale, perché una sola è la popolazione che attraversa l’Italia (che la attraversi in tempi differenti sembra non interessarle) e una sola la rotta migratoria.

E non è l’unico provvedimento di cui la Lac chiede di sollevare la questione di legittimità: il Tar dovrà infatti valutare se mandare alla Corte costituzionale anche la legge regionale 17/2004, che da quasi vent’anni consente alla giunta della Lombardia di non approvare il calendario stagionale ma di effettuare soltanto alcune integrazioni a un calendario generale. Si capisce come mai per la Lac l’argomento sia dirimente: contro un atto amministrativo si può presentare ricorso al Tar, contro una legge regionale no.

Ma chiaramente il ricorso riguarda anche nello specifico la stagione che sta per aprirsi. In prima battuta la Lac chiede di sospendere integralmente la caccia alla migratoria; in subordine di posticipare l’apertura generale dal 17 settembre al 1° ottobre; di vietare la caccia a codone, fischione, mestolone e marzaiola; d’anticipare la chiusura della caccia a beccaccia, tordo bottaccio (31 dicembre), alzavola, cesena, tordo sassello (10 gennaio), anatidi, rallidi e limicoli (20 gennaio).

Del ricorso ha dato notizia la Federcaccia, che ha fatto sapere che sarà discusso davanti alla seconda sezione del Tar. La prima data utile per l’udienza è il 19 settembre; c’è ancora da capire se con un atto separato arriverà anche la richiesta di sospensione cautelare prima dell’apertura.

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