La giunta che governa la Lombardia ha approvato la delibera che recepisce le novità normative sulla caccia in prossimità dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie.
Non appena Mattarella ha promulgato la legge, già comparsa sulla Gazzetta ufficiale, la giunta regionale della Lombardia ha votato la delibera che, recependo le novità introdotte nel corso della discussione parlamentare, supera la sentenza del Tar, che aveva vietato la caccia in prossimità di 475 valichi montani interessati dalle rotte migratorie (oltre 90.000 gli ettari coinvolti), e ne individua 23 oggetto di disciplina. A brevissimo sulla questione s’esprimerà il consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
Cartografati negli allegati tecnici alla delibera, questi 23 valichi saranno soggetti a limitazioni differenziate in base al contesto ambientale: dunque in presenza di aree protette, oasi di protezione, zone di protezione speciale o zone di ripopolamento e cattura, si applicheranno le relative norme di tutela; negli altri casi saranno valide le disposizioni generali.
Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura in quota Fratelli d’Italia, sottolinea che «si torna alla situazione dell’anno scorso», e si mette fine «a interpretazioni arbitrarie e a decisioni che rischiavano di paralizzare l’attività venatoria senza nessuna valida spiegazione scientifica a supporto». Quello approvato dalla giunta è un atto «che tiene insieme il rispetto delle norme europee e nazionali, la salvaguardia della fauna migratoria e il diritto dei cacciatori a esercitare la loro passione in un quadro certo».
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