Il gruppo consiliare della Lega in Lombardia ha presentato una proposta di legge per modificare la normativa sui valichi montani, allineandola alla nuova formulazione della legge nazionale.
La ritiene un modo per «eliminare la contraddizione e riportare chiarezza», tutelando la Regione «da contenziosi e garantendo un quadro certo per tutti»: così la Lega della Lombardia spiega la proposta di modificare la normativa locale sui valichi montani allineandola alla nuova formulazione della legge 157/92, e dunque abrogando il comma che dispone il divieto assoluto di caccia nel raggio di un chilometro.
Per Floriano Massardi, che ha firmato la proposta, si tratta di «un passaggio necessario per garantire coerenza» tra i vari livelli della normativa in vista della prossima udienza del Consiglio di Stato, che a giugno ha respinto il ricorso cautelare contro la sentenza del Tar; per la Lega, si legge nella nota riportata dalla Federcaccia, «si tratta non di concedere più libertà a caso, ma di allinearsi al dettato nazionale, mettere in sicurezza la legislazione [regionale]», evitare «incertezze interpretative e garantire equilibrio tra la tutela ambientale», la caccia e il rispetto delle regole.
La Lega si augura che, chiusa rapidamente la discussione in commissione, si giunga rapidamente – «auspicabilmente entro i primi d’ottobre» – al voto del consiglio.
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