Franchi Horizon Elite Gray, l’anteprima

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© Stefano Franceschetti

La caccia coinvolga tutti i sensi dell’uomo. È un auspicio, una speranza, la soluzione per confidare nella permanenza stessa dell’attività venatoria. Franchi ci crede e, per condividere questo messaggio con gli appassionati, ha ideato The Franchi experience.

È un gioco di emozioni, è la caccia. La caccia come piace a noi, fondata su rigorose basi scientifiche, esercitata nel rispetto dell’ambiente e del selvatico, vissuta in compagnia e conclusa degnamente a tavola esaltando le eccezionali caratteristiche organolettiche della carne di selvaggina. Fuoriuscendo dagli schemi, da tutti gli schemi, cioè che la caccia sia un’attività per machisti, brutale e ignorante, retaggio di un’epoca che sta scomparendo e come tale appannaggio delle generazioni più anziane.

Una volta qualcuno la definiva uno sport, traducendo pedissequamente dalla lingua inglese sport hunting, una definizione che indica piuttosto un approccio etico volto alla conservazione delle specie in contrapposizione alla caccia commerciale che, ancora sul finire dell’Ottocento, in America era condotta senza regole. Caso eclatante in cui una traduzione superficiale ha distrutto la reputazione di un’attitudine di vita.

Spazi e voglia di libertà

Spazi aperti, rispetto per sé e per gli altri, voglia di libertà da vivere con i propri compagni di avventure sono invece i valori che ogni cacciatore, con la C maiuscola, ricerca e vive nella propria esperienza. Una pratica articolata fatta di attese, spesso infruttuose, pochi successi intervallati da molti insuccessi. È un’emozione che tiene giovani ed è giovane per definizione, risveglia il fanciullino pascoliano che è in noi, una voce nascosta nel profondo che si pone in contatto con il mondo attraverso l’immaginazione e la sensibilità, sempre capace di stupirsi.

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Giulia Taboga e Andrea Cavaglià, due dei giovani testimonial Franchi © Stefano Franceschetto

Dopo anni, decenni, in cui alla caccia si associavano comportamenti altrettanto sbagliati, il cacciatore contemporaneo sta riscoprendo un nuovo modo di esercitare il suo istinto venatorio. Con l’intensità e il rispetto di cui scrivevo. Con attenzione all’ambiente, alla conservazione della fauna selvatica e alle sensibilità del suo tempo. È su questi pilastri che una delle più note realtà industriali nazionali, in attività da oltre 150 anni, ha deciso di costruire una nuova esperienza di caccia. L’ha chiamata Franchi Experience definendola con canoni propri, unici, a tratti inediti. Che i cacciatori più responsabili – a prescindere dal fatto che imbraccino o meno un fucile Franchi – vivono nella propria esperienza venatoria.

Una nuova definizione del futuro

L’azienda, oggi uno dei due brand di Benelli Armi, si è così scrollata di dosso un passato polveroso per affrontare con freschezza le nuove sfide. Quelle che impongono al cacciatore di aderire in maniera consapevole al suo ruolo di conservazionista. Di fruitore e al tempo stesso difensore dell’ambiente nel quale vive la sua passione. L’esperienza Franchi è un’esperienza totalizzante, appassionata, che vuole rendere l’esercizio venatorio un momento della quotidianità di una mole sempre più ampia di praticanti. Uno stile che si estrinseca a caccia ma coinvolge altri momenti della vita di chi lo condivide. Un’esperienza da vivere in compagnia, nel racconto e in tavola, così da costruire quel nuovo modello di cacciatore che, unico, potrà dare un futuro all’esercizio venatorio.

Per essere cacciatori bisogna essere giovani; non anagraficamente, bisogna piuttosto essere “giovani dentro”, appassionati e rispettosi, coinvolgenti. Capaci di ammaliare con i propri racconti chi ci ascolta e solleticare il palato di chi decide, magari con diffidenza, di mettere alla prova le nostre capacità culinarie nella preparazione di piatti verso cui il pregiudizio è tanto.

Dal bosco alla tavola

Avete presente il vecchio refrain sulla carne di selvaggina, che per definizione è forte, “sa di acuto” e porta con sé il sapore del selvatico? Noi che gestiamo correttamente spoglie e carcasse sappiamo che la realtà può essere ben diversa. Una frollatura corretta e rispettosa della catena del freddo, una macellazione attenta e una conservazione consapevole rendono le carni di selvaggina il prodotto più pregiato del bosco. Pochi lo sanno, meglio per noi. Ma anche da qui passa il riconoscimento di un nuovo ruolo della caccia, che per sopravvivere all’assedio dei benpensanti deve uscire dal proprio guscio e mostrare al mondo quando di buono può fare. Per l’ambiente, la salute e la buona tavola.

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Cappelletti di cervo con rosmarino e arancia, una delle ricette proposte dalla Franchi Food Academy

Franchi declina questi messaggi sfruttando più canali. Con testimonial giovani, entusiasti e consapevoli. Con armi “eque”, come recita uno dei tanti messaggi del marchio urbinate. Eque perché essenziali ed economiche ma rispondenti con naturalezza ed efficacia a ogni esigenza. Così da concentrare tutta l’attenzione del cacciare nel gesto piuttosto che nella bella incisione, certamente una gratificazione per l’occhio ma inutile orpello per dare pienezza all’esperienza. Per finire con la Food Academy, che divulga una nuova concezione gastronomica legata al gusto e al consumo della carne di selvaggina, con ricette inedite e innovative, semplici e accattivanti, facendo scoprire al palato sapori nuovi e valorizzando nel contempo i territori. Economia circolare e consumi a chilometro zero per noi cacciatori sono la norma. Non abbiamo necessità di nasconderci dietro a tante sigle per impreziosire il nostro agire.

Un aggiornamento stilistico

Anche quest’anno, per rafforzare il proprio messaggio e raggiungere quel pubblico che lo condivide e a cui è più congeniale, Franchi ha lanciato una serie di nuovi prodotti. Per la caccia di selezione sono stati presentati due nuovi allestimenti della carabina Horizon. Nelle note che seguono analizziamo l’Elite Gray.

Horizon è l’interpretazione della carabina bolt action secondo Franchi. La ripetizione e la chiusura sono affidate a un otturatore realizzato per tornitura dal pieno, con testa a tre alette, la cui apertura richiede una rotazione di 60° della manetta. Sull’azione è ricavata la predisposizione in stile Remington 700 per l’applicazione degli attacchi, a garanzia di una flessibilità d’impiego estremamente ampia. Molto interessante lo scatto, diretto e regolabile tra gli estremi di 800 e 1.900 grammi; su richiesta è disponibile lo stecher con un sovrapprezzo comunque contenuto. Sul lato destro dell’azione è posizionato il comando della sicura manuale, a due posizioni; a sicura inserita è possibile manovrare l’otturatore. Il caricatore standard per la Elite Grey è di tipo estraibile con autonomia di tre colpi (cinque in .223 Remington); è comunque disponibile quello a serbatoio con molla a lamina nei calibri .30-06 S e .308 W.

La canna è realizzata per rotomartellatura a freddo in acciaio al cromo-molibdeno; spunta una lunghezza di 560 millimetri per i calibri standard che salgono a 610 millimetri per il calibro magnum; ha profilo circolare con volata (filettata) da 15,5 millimetri di diametro. Il passo di rigatura è 1:8” per il 6,5 Creedmoor, 1:9” per il .223 R, 1:10” per il .243 e il .270 Winchester, 1:11” per tutti gli altri calibri. La canna è flottante così da garantire la massima precisione, che non a caso è garantita nel Moa come attestato dal certificato di precisione fornito con l’arma.

Gli allestimenti

L’Elite Gray si affianca agli allestimenti Black Synt (ora disponibile anche con caricatore amovibile), White, Anniversario ed Elite Strata, anche questo presentato nel 2020. I prezzi spaziano tra gli 870 euro della versione con caricatore fisso e otturatore liscio ai 950 dell’allestimento con caricatore amovibile e otturatore fluted. Questa versione è disponibile anche nella variante con stecher.

La calciatura

La calciatura è sviluppata intorno alla piattaforma ergonomica Xs (Exclusive style), comune alle altre linee di prodotto Franchi, elaborata attraverso lo studio delle abitudini di sparo di oltre 1.000 cacciatori. Realizzata in polimero caricato con fibra di vetro, risulta innovativa nelle linee ed ergonomica all’atto pratico. Il calcio Smooth sense ha quattro zone di contatto con il corpo dell’utilizzatore, studiate tenendo in considerazione le cinque principali posizioni di tiro; la zigrinatura All around interlacement tipica di Franchi è stata realizzata in prossimità del calciolo, sulla pistola, davanti all’azione e sull’astina, così da garantire un’imbracciata ideale.

Gli attacchi per le magliette sono integrali ed è presente la predisposizione per il montaggio del bipiede, utilizzabile forando un testimone disposto nella parte anteriore dell’asta. Non manca, a completare il calcio, il calciolo intercambiabile Tsa_Adv (Twin Shock Absorber Advanced) in poliuretano a densità variabile, disponibile in tre spessori, capace di ridurre il rinculo del 50%. La calciatura è fissata all’azione da due viti con boccole, mentre due inserti in alluminio autocompensanti applicati al calcio (recoil lug) interagiscono con una doppia sede ricavata nell’azione.

La scheda tecnica della carabina bolt action Franchi Horizon Elite Grey

Produttore: Franchi
Modello: Horizon Elite Gray
Tipo: carabina bolt action
Calibro: .223 R / .243 W / 6,5 CM / .270 W / .30-06 S / .308 W / .300 WM
Lunghezza canna: 560 – 610 (solo calibro .300 WM) mm
Lunghezza totale: 1.075 – 1.125 mm
Organi di mira: assenti, predisposizione per l’ottica
Caricatore: amovibile da 3 colpi (5 colpi in .223 R) o fisso da 4 colpi
Sicura: 2 posizioni
Materiali: acciaio, calcio in polimero
Finiture: Cerakote
Peso: da 2.950 g
Prezzo: da 870 euro
www.franchi.com

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