Franchi Affinity 3 Wood e Black Synt: il test a caccia

Franchi Affinity 3 Wood e Black Synth il test a caccia
© Simone Bertini

Il Franchi Affinity 3 è l’evoluzione del notissimo fucile semiautomatico di Franchi: ecco il test a caccia dei modelli Wood e Black Synt rispettivamente nei calibri 12 e 20.

Il Franchi Affinity 3 va di fatto a sostituire l’Affinity come logica evoluzione di un modello affermato. Per la prova sul campo ho avuto a disposizione entrambi i calibri in cui è disponibile: calibro 12 per l’Affinity 3 Wood, calibro 20 per l’Affinity 3 Black Synt. Pur appartenendo alla stessa gamma, i due fucili risultano diversi e non soltanto per il calibro.

Il Franchi Affinity 3 Wood si presenta con una calciatura in legno di noce di grado 2 (attribuzione aziendale) finito a olio e di buon impatto visivo. Il legno di noce rassicura un poco tutti ed è destinato a quei cacciatori che rimangono legati a un’immagine più tradizionale dei materiali impiegati nella costruzione di un’arma, legno e metallo. Il calibro 20, con la sua calciatura polimerica nera, si avventura in un campo più audace, fatto di cacciate che possono risultare anche impegnative in virtù delle condizioni climatiche o là dove non si voglia temere l’insorgere di qualche graffio o piccola lesione sul calcio di noce. Tra i due modelli l’estetica, non la meccanica.

Le due versioni in prova sono costruite in entrambi i calibri e magnum, con camera di scoppio lunga 76 millimetri. Questa scelta amplia parecchio le possibilità di utilizzo del semiautomatico nei confronti di tutte le specie di selvaggina insidiabili. L’utilizzo di una munizione magnum non è strettamente necessario nella grande maggioranza delle situazioni; ma la sicurezza mentale di poterla inserire in una camera di scoppio rappresenti altresì una certa gratificazione per il cacciatore. Detto per inciso: la serie si chiama Affinity 3 perché 3” è per l’appunto la lunghezza della camera di scoppio.

Franchi Affinity 3: le caratteristiche della gamma

A un esame visivo più approfondito saltano subito all’occhio alcune caratteristiche comuni fra le due armi e più in generale all’intera gamma Affinity 3. La manetta di armamento risulta maggiorata, con una forma vagamente a clessidra. La manovrabilità del comando appare eccellente, ma sacrifica qualche punto sull’altare dell’estetica rispetto a una manetta tradizionale anche se le differenze alla fine sono proprio minime. Parimenti il pulsante di sgancio otturatore, di foggia rotonda, appare leggermente più grande del solito, nonché staccato dalla carcassa; è facilmente ingaggiabile in ogni condizione operativa, ossia nelle (fortunate) occasioni in cui il cacciatore deve trovarsi a ricaricare velocemente l’arma scarica per l’arrivo di ulteriori selvatici.

Nessuna novità nella zona del ponticello, un ovale allungato verso la parte posteriore: ha riscosso consensi alla presentazione e non richiede alcuna modifica. Spostato decisamente verso la zona posteriore, il grilletto si aziona bene; il peso di scatto è stato settato di fabbrica su un valore di circa 2,5 kg, perfettamente congruo con l’utilizzo venatorio dell’arma. Il pulsante della sicura è situato in posizione classica, vale a dire nella parte posteriore del ponticello, di foggia rotonda.

Restano per fortuna immutati gli stilemi dettati dall’Affinity anni fa, caratterizzati dalle due linee parallele che corrono sui fianchi della carcassa – fra il pulsante di sgancio otturatore e la manetta sul lato destro e alla stessa altezza su quello sinistro – per poi proseguire anteriormente per un corto tratto sulla porzione lignea, dirigendosi verso l’alto (canna) e posteriormente verso la curvatura dell’impugnatura a pistola che fiancheggiano sulla porzione superiore. Con uno sforzo minimo, il fucile risulta non banale e si distingue dagli altri a modo suo. Le scritte di prammatica (nome aziendale, nome identificativo del modello) sono riportate come di consueto sui fianchi della carcassa.

Variazioni tra modelli

Rovesciando i due fucili si nota l’elevatore (fessurato in entrambi i modelli), che consente un’introduzione piuttosto agevole delle cartucce nel tubo serbatoio; non ci sono scivoli o parti più allargate o smussate. La F di Franchi troneggia sulla coccia, laserata nel legno nella versione in calibro 12 Wood ed evidenziata con una colorazione rossa nella versione in calibro 20 Black Synt. In questo modo ogni fucile Franchi riposto in posizione inerme in rastrelliera non mancherà di farsi notare come appartenente alla famiglia.

Il calciolo è il noto Tsa-Adv (Twin Shock Absorber Advanced) medio con schiuma poliuretanica a cella chiusa, in grado di diminuire efficacemente la sensazione del rinculo e l’impaccio con gli abiti durante l’imbracciata veloce. La lop risulta di 365 millimetri per entrambi i modelli. Le magliette portacinghia sono nella confezione. Chi vuole può montarle. Lo zigrino è quello conosciuto, denominato Allround Interlacement. Grazie al set di intercalari in plastica forniti con l’arma, è sempre possibile variare piega e vantaggio.

Tre misure per le canne

Da 71 centimetri per il calibro 12 Affinity 3 Wood, da 66 per il calibro 20 Affinity 3 Black Synt; le canne le ho scelte così, per differenziare un poco la prova pratica sul terreno di caccia. Sono disponibili anche nella misura di 24” (61 centimetri), ma per un generico utilizzo di caccia le due misure della prova vanno benissimo. Sono testate Steel Shot e sono forate con valori compresi tra i 18,3 e 18,5 millimetri in anima per il calibro 12 e fra i 15,8 e i 16,0 millimetri in anima per il 20. Da segnalare che non è più presente la rampa sulla bindella: resta soltanto per i modelli destinati al mercato americano. La bindella è ventilata a ponticelli larghi e ovviamente rabescata antiriflesso. Il mirino terminale è un piccolo pezzetto di fibra ottica di colore rosso, ben visibile ma non ingombrante.

Gli strozzatori sono del tipo interno, lunghi 7 centimetri; in dotazione ne vengono forniti tre, nei valori cilindrico, *** e * per coprire tutte le esigenze venatorie che si parano di fronte. Inutile ripetere che il cinematismo è del tipo inerziale con otturatore a testina rotante e due alette di chiusura, caratterizzato dal Front Inertia con la molla di recupero posizionata sul tubo serbatoio; una garanzia di funzionamento impeccabile.

Franchi Affinity 3: la gallery fotografica

Franchi Affinity 3: il test a caccia

Soltanto una prova sul terreno di caccia può far emergere pregi ed eventuali difetti delle armi, che ho testato presso l’azienda agrituristico-venatoria Valle di Fiordimonte (Mc). Il panorama è entusiasmante, lo conosco già. Scendo dalla jeep. Con me c’è Matteo Brogi, direttore della rivista. La luce mattutina va a colpire le colline e le montagne circostanti. Utilizzando le armi mi ha pervaso un senso di familiarità: ho più volte cacciato con i semiautomatici Franchi Affinity e questo modello, anche se porta un 3 nella denominazione, non è poi così diverso.

Poco tempo per le considerazioni: i cani fanno bene (una splendida ferma e consenso) nei pressi di una porzione di terreno coperta da vegetazione. Non ci vuole poi molto a capire che lì si possono nascondere le starne. E infatti quando siamo in posizione li accompagniamo lentamente a rompere la ferma sino a che un frullo di 5-6 animali si sparpaglia in varie direzioni. Tutto quello che pensavo svanisce in un attimo e l’istinto ha la meglio; incanno la prima starna e sparo, la sbaglio di prima canna e la colpisco di seconda, facendo in tempo a fermare anche un secondo animale con il terzo colpo.

Ottima maneggevolezza

Subito una considerazione; il fucile (ho per le mani il calibro 12 con cartucce Fiocchi caricate con piombo numero 7) si maneggia bene, anche cambiando repentinamente direzione di sparo, indice che il rilevamento è contenuto e il rinculo inavvertibile nelle concitate fasi dello sparo. Recuperiamo i due selvatici e andiamo alla cerca degli altri animali che si sono allontanati in direzione opposta, con una lunga planata a distanza di circa 300 metri.

Senza particolari affanni, giunti in loco i cani ritrovano l’usta e ci conducono sulle starne. Ne troviamo altre cinque, che a loro volta si sparpagliano quando noi dirigiamo le attenzioni verso un paio di loro. Ho l’occasione di effettuare anche un tiro d’istinto, piuttosto strano e impegnativo: mentre un cane era intento a recuperare una starna caduta in un cespuglio, all’ultimo istante ha avvertito un’emanazione e si è bloccato. Non in tempo però per evitare l’involo di una starna allarmata, partita a circa 35 metri allontanandosi. Ho sparato d’istinto e l’ho cristallizzata in aria. Un bel tiro, facilitato di certo dalla mia posizione sopraelevata che mi ha consentito di coprire il volo dell’animale anche a questa distanza.

Cambio fucile e impugno il Black Synt calibro 20, riscontrando ovviamente una maneggevolezza ulteriormente accresciuta rispetto al calibro standard. Recuperiamo ancora un paio di starne e poi decidiamo di fermarci. Sono ovviamente animali immessi; ma lo scopo della cacciata è stato ampiamente raggiunto, non c’è ragione di insistere e sfiancare cani e cacciatori nell’esasperata ricerca di ogni animale.

Potenti e senza incertezze

Ho rilevato una percussione senza incertezze e un’espulsione potente: abbiamo posto particolare cura nel cercare i bossoli spenti per non lasciarli sul terreno. Complice il peso contenuto (2.850 grammi per il Wood in calibro 12 e circa 2.680 chili il Black Synt in calibro 20), i due fucili sono agevolmente utilizzabili nella caccia vagante.

Per non lasciare nulla al caso e per offrire un servizio completo, ho testato i due fucili anche nel balipedio interno di Franchi-Benelli. Ho sparato a 25 e a 35 metri, rispettivamente con gli strozzatori *** e * sia con il calibro 12 (cartuccia Baschieri & Pellagri MB Classic da 32 grammi di piombo numero 8), sia con il calibro 20 (cartuccia Fiocchi F20 Top Trap da 28 grammi di piombo numero 7 e ½); in tutti i test i due semiautomatici hanno evidenziato un comportamento lusinghiero, con una notevole densità di pallini all’interno dei due classici cerchi di riferimento (35 e 75 centimetri di diametro).

È una dimostrazione di efficacia balistica in grado di rassicurare il cacciatore polivalente. L’Affinity 3 Wood costa 1.100 euro; l’Affinity 3 Black Synt 940 euro. Con queste cifre in ballo vi è ben poco da commentare; il nome Franchi è una garanzia, il prezzo c’è ampiamente, le armi sono ultra-collaudate e sparano bene, l’estetica è conosciuta e apprezzata. Si può andare in armeria sereni. La dotazione, in una scatola di cartone, prevede gli intercalari per la modifica di piega e vantaggio, le magliette portacinghia, i tre strozzatori con la chiave, il flacone di olio e il libretto di uso e manutenzione-garanzia.

La prova di rosata

Franchi Affinity 3 Wood: la scheda tecnica

  • Produttore: Franchi
  • Modello: Affinity 3 Wood
  • Tipo: fucile semiautomatico a funzionamento inerziale
  • Chiusura: testina rotante a due alette, svincolo inerziale
  • Calibro: 12
  • Lunghezza canne: 710 mm
  • Strozzatori: interni (in dotazione *, ***, *****)
  • Bindella: ventilata a ponticelli larghi, zigrinata antiriflesso
  • Grilletto: brunito
  • Sicura: a pulsante, dietro il grilletto
  • Calciatura: legno di noce europeo di grado 2 finito a olio
  • Finitura: anodizzazione nera con linee di decoro parallele su carcassa, impugnatura e astina
  • Peso: 2.850 g
  • Prezzo: 1.100 euro
  • Sito produttore: www.franchi.com
  • Contatti: 0722 3071 / info@franchi.com

Franchi Affinity 3 Black Synt: la scheda tecnica

  • Produttore: Franchi
  • Modello: Affinity 3 Black Synt
  • Tipo: fucile semiautomatico a funzionamento inerziale
  • Chiusura: testina rotante a due alette, svincolo inerziale
  • Calibro: 20
  • Lunghezza canne: 660 mm
  • Strozzatori: interni (in dotazione *, ***, *****)
  • Bindella: ventilata a ponticelli larghi, zigrinata antiriflesso
  • Grilletto: brunito
  • Sicura: a pulsante, dietro il grilletto
  • Calciatura: legno di noce europeo di grado 2 finito a olio
  • Finitura: anodizzazione nera con linee di decoro parallele su carcassa, impugnatura e astina
  • Peso: 2.680 g
  • Prezzo: 940 euro
  • Sito produttore: www.franchi.com
  • Contatti: 0722 3071 / info@franchi.com

Leggi il test completo su Caccia Magazine novembre 2021; e non perdere le ultime news sul mondo venatorio e i test di ottichearmi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.