Forte dei sondaggi commissionati all’Ipsos e all’Istituto Piepoli, la Fondazione Capellino ha deciso di istituire una commissione tecnica sulla riforma della legge sulla caccia.
Dopo aver inviato ai parlamentari i risultati dei sondaggi commissionati all’Ipsos e all’Istituto Piepoli e aver ribadito la richiesta di ritirare il ddl Malan, la Fondazione Capellino ha deciso di avviare una commissione tecnica per discutere della riforma della legge sulla caccia; il suo obiettivo è «affrontare l’argomento su basi scientifiche e nell’interesse generale del Paese, che fatica a ricavare informazioni utili per approfondire questa materia».
La nuova commissione si occuperà di analizzare la situazione attuale e identificare le esigenze di gestione del territorio e della fauna selvatica, e produrrà un documento di sintesi basato su due principi guida, «l’interesse collettivo e la tutela del patrimonio naturale».
«La nostra intenzione non è abolire la caccia» sottolinea Pier Giovanni Capellino, presidente della fondazione, «ma intervenire con urgenza affinché [le eventuali modifiche] non aggravino gli effetti negativi e inaccettabili di un’attività che incide in modo irreversibile sulla biodiversità e sull’equilibrio ambientale».
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