Per potenziare il progetto di monitoraggio satellitare, la Federcaccia Toscana ha dotato di Gps tre beccacce catturate, e poi rilasciate, nel Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli.
Per consolidare le notizie a disposizione sui temi più interessanti (date di partenza, rotte migratorie, spostamenti nel periodo di svernamento), all’interno del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli i tecnici della Federcaccia Toscana hanno equipaggiato tre beccacce («in perfette condizioni fisiche», e con un peso superiore a 300 grammi ciascuna) di trasmettitori satellitari Gps, così da poterle seguire «e contribuire in modo concreto ad affermare la centralità della scienza e della ricerca come basi sia per la conservazione della specie, sia per la difesa dei calendari venatori dagli attacchi strumentali del mondo animalista e ambientalista». I dati peraltro dimostrano che una delle tre beccacce monitorate dall’anno scorso – tutte e tre stanno bene – si trova di nuovo nel territorio del Parco.
Sviluppato in collaborazione con l’Ufficio caccia della Regione Toscana, il progetto della Fidc s’intreccia con quello della Fibec, «che servendosi del monitoraggio della beccaccia con il cane da ferma punta a definirne la presenza durante la migrazione postnuziale, la fase di svernamento e la migrazione prenunziale». Questi programmi di monitoraggio, si legge nella nota, «sono indispensabili per garantire un prelievo sostenibile tutelando la specie».
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