Di nuovo rinviato il voto degli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia

Di nuovo rinviato il voto degli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia

Neppure nell’ultima settimana di novembre le commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato inizieranno a votare gli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia promossa dai capigruppo del centrodestra.

Stallo totale: mentre s’attende di capire se la sessione di bilancio porterà qualche novità (circola voce che sarà difficile), neppure nell’ultima settimana di novembre le commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato si riuniranno per iniziare a votare i 2.084 emendamenti alla riforma della legge sulla caccia proposta dai capigruppo del centrodestra.

L’esame del calendario è impietoso: per la decima settimana consecutiva (l’ultima riunione congiunta si tenne il 17 settembre: la convocazione serale, con allegate proteste delle opposizioni, sembrava preludere a una discussione rapidissima) le due commissioni non si riuniranno insieme, e dunque non esamineranno il ddl 1552.

I tempi s’allungano, e si sapeva: considerato che fino alla fine dell’anno solare l’attenzione se la prenderà la legge di bilancio, che, a differenza di quelli del governo, è difficile che un ddl di proposta parlamentare trovi una via privilegiata e che la procedura è complicata sul piano politico (il Movimento 5 Stelle è pronto a riprendere le tattiche ostruzionistiche; e a quanto si sussurra non tutti i parlamentari del centrodestra sono convintissimi del testo) e su quello tecnico, che richiede la cosiddetta doppia lettura conforme dei due rami del parlamento (la Camera potrà emendare il testo, che in caso di modifiche dovrà tornare al Senato), sarebbe già un successo vedere qualche risultato per l’avvio della stagione 2026/27.

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