Cz 600 Ergo calibro 6,5 Creedmoor: il test a caccia

Cz 600 Ergo calibro 6,5 Creedmoor il test a caccia
© Matteo Galuzzi

La caccia di selezione a un maschio di capriolo offre un’occasione perfetta per mettere alla prova la carabina bolt-action Cz 600 nell’allestimento Ergo, camerata in calibro 6,5 Creedmoor.

La linea di carabine bolt-action 600 ha segnato un deciso cambio di passo da parte di Ceska Zbrojovka che ha abbandonato l’impianto costruttivo basato sul sistema Mauser per passare a un’azione e a un otturatore del tutto rinnovati: Bignami mi ha messo a disposizione l’allestimento Cz 600 Ergo, equipaggiato con una particolare calciatura ergonomica in polimeri rinforzati con profilo thumbhole, calibro 6,5 Creedmoor.

La carabina è disponibile anche in .223 Remington, .308 Winchester, 8×57 Is, .300 Winchester magnum e .30-06 Springfield; e, grazie alla possibilità di sostituire la canna, utilizzando il medesimo otturatore e il medesimo caricatore si può facilmente passare a un calibro differente all’interno del gruppo di quelli compatibili con l’azione.

Il test della Cz 600 Ergo in poligono

Sulle linee del Tiro a segno nazionale di Pavia ho avuto l’occasione di sparare a 100, 200 e 300 metri, valutando la caduta della palla e le relative regolazioni necessarie alle diverse distanze. Ho utilizzato una selezione piuttosto ampia di munizioni, sia commerciali sia ricaricate, con un range di palle compreso tra 123 e 140 grani. La canna lunga 22 pollici (560 millimetri) presenta rigatura a quattro principi con passo di 1:7” (178 millimetri); per le munizioni tradizionali in piombo dovrebbe quindi preferire pesi di palla compresi tra 130 e 150 grani. Con le monolitiche invece il risultato ideale si ottiene con palle di peso inferiore.

La teoria è confermata anche dalla pratica. Al termine dei test ho ottenuto uno dei migliori risultati con le monolitiche Browning Bxr con palla di 129 grani a espansione rapida; a cento metri di distanza sono infatti riuscito a realizzare una rosata di tre colpi in soli 10 millimetri.

Bignami mi ha fornito la carabina corredata di ottica Meopta Optika6 4,5-27×50, dotata di torrette scoperte che consentono una facile regolazione sia della caduta sia della deriva. Ho utilizzato il sistema Zero-stop per far coincidere la tacchetta dello zero con la taratura a 100 metri; ho poi constatato che, per tirare con successo a 200 metri, occorre spostare il reticolo di 14 click (3,5 moa), corrispondenti alla tacca intermedia tra i numeri 3 e 4 sulla torretta.

La prova di rosata

Feeling ottimale

Approfittando dello scatto regolabile su quattro differenti valori, ho effettuato un paio di prove per valutare quale peso di sgancio fosse il più adatto alla situazione. Per regolare il peso dello scatto è sufficiente utilizzare una chiave Allen da 1,5 millimetri, agendo sulla vite presente sotto il ponticello. La posizione contrassegnata da quattro pallini corrisponde al peso maggiore, quella contrassegnata da un solo pallino invece al peso minore. Ho scelto proprio quest’ultima, con un peso di sgancio di 650 grammi circa che considero il più adatto per le mie abitudini. Lo scatto è diretto, senza stecher, privo di precorsa e con una corsa pulita e precisa, a tutto vantaggio della precisione della carabina.

Ho sin da subito trovato un feeling ottimale con il profilo thumbhole, che consente una presa estremamente salda per la mano forte. Il polimero della calciatura è caratterizzato da una finitura del tipo soft-touch di colore verde, con pannelli overmolded in gomma grippante collocati in corrispondenza della pistola, lungo l’astina e sotto la pala del calcio.

La presa della Cz 600 Ergo è salda e affidabile; ho però riscontrato qualche piccolo problema, attribuibile alla struttura estremamente filante della calciatura, nel tiro in appoggio sul bancone. L’astina è infatti larga 45 millimetri nel punto più largo e soltanto 39 all’apice, di foggia esagonale con il lato superiore concavo, per accogliere la canna. Il lato inferiore dell’esagono, su cui poggia l’astina quando si spara dal bancone, misura quindi solamente 20 millimetri di diametro; perciò la carabina è soggetta a un certo rollio che non facilita il tiro. Lo stesso vale per la parte inferiore della pala del calcio, scavata fino a raggiungere uno spessore di soli 9 millimetri: ciò rende meno stabile l’appoggio posteriore sul bancone.

In un contesto venatorio il problema può comunque facilmente essere risolto sparando dallo zaino o da un sacchetto, che avvolgono l’astina stabilizzandola maggiormente. Nel mio caso, prevedendo di sparare da un’altana, ho preferito andare sul sicuro installando un semplice bipiede tipo Harris in corrispondenza dell’attacco anteriore per la cinghia; in caso di necessità può essere rimosso rapidamente e senza bisogno di utensili.

Caccia di selezione in estate

L’occasione ideale per mettere alla prova sul campo la Cz 600 Ergo mi viene offerta da un’uscita nell’azienda agri-turistico venatoria La Baraggia di Masserano, in provincia di Biella, alla ricerca di un maschio adulto di capriolo. È la seconda metà del mese di agosto di un’estate caratterizzata da temperature torride e siccità; ma fortunatamente un paio di temporali hanno contribuito a smorzare le temperature.

Il responsabile della caccia agli ungulati alla Baraggia è Marco Bernardi, cacciatore esperto e profondo conoscitore del territorio che ho già avuto in passato l’occasione di conoscere. Per il nostro primo tentativo abbiamo organizzato un’uscita serale; per noi Bernardi ha scelto un’altana in una zona frequentata da un paio di maschi adulti, dove, ci spiega, durante la stagione non ha ancora cacciato praticamente nessuno. Dopo aver parcheggiato il pickup all’inizio del bosco, a qualche centinaio di metri dall’altana, presi zaino, carabina e binocolo, ci incamminiamo. A pochi passi dall’altana, qualche metro davanti a noi, una femmina di capriolo scatta in piedi e fugge di corsa. È probabile che stesse riposando sul margine del bosco, oppure che si stesse nutrendo nei cespugli presenti sotto l’altana: comunque sia, è già un buon segno.

Posta sul bordo di un bosco, la nostra altana si affaccia su un campo incolto piuttosto folto dove erba più bassa si alterna a sterpaglie che potrebbero facilmente nascondere un capriolo anche se fosse in piedi. Di fronte a me ho una visibilità di un centinaio di metri, 150 metri alla mia sinistra e oltre 200 sulla mia destra, con un campo visivo complessivo piuttosto ampio.

Sicurezza assoluta

Il sole è ancora alto, ma iniziamo a sbinocolare, alla ricerca di qualsiasi traccia della presenza di altri caprioli. Nel frattempo approfitto per iniziare a caricare la carabina: inserisco tre cartucce nel caricatore polimerico bifilare a presentazione alternata (che in realtà ha una capacità di cinque cartucce) e lo inserisco nel suo alloggiamento.

Per lo sgancio è presente un pulsante ben dimensionato e zigrinato, posto poco più avanti del vano di caricamento e dotato anche di un particolare sistema antismarrimento. Spingendo il pulsante in avanti di un paio di millimetri appare infatti un indicatore bianco; il comando risulta bloccato e rende impossibile lo sgancio accidentale del caricatore. Azionando il pomo dell’otturatore, ben dimensionato, camero la prima cartuccia mandando in chiusura l’otturatore a sei tenoni disposti su due ordini, a 120°.

Sulla Cz 600 Ergo l’inserimento della sicura manuale è semplice e intuitivo: il tradizionale cursore posto a destra dell’azione è infatti sostituito da un traversino a due posizioni, collocato in verticale dietro la coda dell’azione. Spingendo verso l’alto il traversino posto dietro il ponticello si inserisce la sicura; per disinserirla occorre invece spingerlo verso il basso con il pollice della mano forte. La sicura blocca anche l’otturatore; è però possibile sbloccarlo per scaricare l’arma in sicurezza abbassando la levetta posta sul lato destro dell’azione, la stessa che si utilizza per smontare l’otturatore. Dal noce dell’otturatore, quando il percussore è armato, sporge anche un indicatore di colore rosso, ulteriore avviso visivo per il cacciatore.

Cz 600 Ergo: la gallery fotografica

Osservazione proficua

Dopo un’oretta di osservazioni scorgo una chiazza rossiccia che si muove nel bosco, un centinaio di metri di fronte all’altana. Alzo il binocolo e vedo chiaramente un capriolo fare capolino dai cespugli, diretto verso il prato. Da una prima occhiata lo identifichiamo come una femmina giovane, senza piccolo al seguito, ma qualcosa non torna: l’assenza del trofeo ha rischiato di ingannarci; ma in realtà si tratta di un giovane maschio quasi privo di palco.

Guardando meglio attraverso il cannocchiale della carabina spinto al massimo ingrandimento si intravedono due bottoni, come quelli di un piccolo durante l’inverno; ma l’esemplare in questione, vista la taglia, non può avere meno di un anno. Non è l’animale che stiamo cercando, perciò lo lasciamo brucare indisturbato a meno di cento metri da noi. Poco più tardi Marco Bernardi scorge un movimento sulla destra a circa duecento metri. Questa volta l’immagine che ci appare davanti non lascia spazio a dubbi: è una femmina adulta seguita dal suo piccolo che tra l’altro sembra di mole piuttosto generosa per la sua età.

Mentre osservo il movimento della femmina seguita dal piccolo, Matteo Galuzzi, fotografo ed esperto cacciatore seduto alla mia sinistra, mi dà di gomito. Senza emettere un fiato, indica a sinistra dell’altana: a un centinaio di metri c’è un maschio che sta uscendo dalle sterpaglie. Sposto la carabina sull’asse a sinistra dell’altana, regolando il bipiede, e inquadro il capriolo nel cannocchiale con il massimo ingrandimento per valutarne il palco. Il trofeo è a sei punte, non certo da medaglia, ma indicativo di un maschio adulto; quindi Marco Bernardi mi autorizza a sparare.

Tutto in un istante

Porto la torretta dell’alzo del cannocchiale sullo 0 corrispondente all’azzeramento a cento metri, regolo gli ingrandimenti a 12x e posiziono il reticolo appena dietro la spalla. Con il pollice spingo verso il basso il traversino della sicura, che si disinserisce senza in minimo rumore; quindi mi preparo per il tiro. Lo scatto del grilletto regolato sul valore più leggero è immediato e il colpo parte quasi senza accorgermene.

Il capriolo compie un balzo, ruota su sé stesso e scompare nelle sterpaglie. Io ho già ricaricato, pronto per qualsiasi evenienza, ma del capriolo non c’è più traccia. Come sempre in questi momenti, non potendo verificare immediatamente l’esito del colpo vengo assalito dal dubbio. La sensazione al momento del tiro è stata quella giusta e sia Marco Bernardi sia Matteo Galuzzi, che osservavano attraverso le lenti del binocolo, mi confermano che la reazione è stata quella di un animale colpito mortalmente. Lascio passare gli interminabili quindici minuti di attesa prima di poter scendere dall’altana riordinando l’attrezzatura; poi ci avviamo verso l’anschüss.

Nel punto in cui si trovava il capriolo al momento del tiro vediamo la prima traccia di sangue, rosso e schiumoso; poco più in là sull’erba secca c’è un frammento di polmone. È il classico caso di scuola che non lascia spazio a dubbi, quindi tiro un primo sospiro di sollievo. La traccia tuttavia prosegue verso l’erba alta, in direzione del bosco, che si trova a poche decine di metri. Abbiamo solo una certezza: dopo quasi venti minuti, con un colpo ai polmoni, il capriolo non può che essere morto; ma bisogna trovarlo prima che faccia buio.

Cz 600 Ergo, una compagna affidabile

Fortunatamente il sangue sulla traccia è talmente abbondante da essere visibile a occhio nudo anche nell’erba alta, quindi la seguiamo prestando la massima attenzione. Entriamo nel bosco, poi in una piccola apertura in mezzo a un intrico di rovi e, infine, troviamo il capriolo, disteso esanime contro un arbusto, a cinquanta metri dall’anschüss. È un maschio sui due anni, di buona stazza, con un trofeo a sei punte ancora abbastanza sottile, ma ben perlato, un risultato più che soddisfacente.

La Cz 600 Ergo ci è dimostrata una compagna di caccia estremamente valida: oltre che una precisione intrinseca invidiabile ha infatti garantito un feeling eccellente e una maneggevolezza ideale. La calciatura rende davvero onore al nome che porta, risultando estremamente ergonomica. La finitura soft-touch è ben realizzata e, insieme agli inserti gommati, contribuisce a fornire una presa solida in qualsiasi condizione. La 600 Ergo non teme pioggia, neve né intemperie; e anche con il caldo estremo e le mani sudate il grip è sempre eccellente.

Il peso complessivo è di 3.000 grammi, ottica e attacchi esclusi, a fronte di una canna con profilo di 17 millimetri e volata filettata; si tratta di un valore idoneo per la caccia alla cerca, anche su terreni impervi. Il calciolo è spesso e molto morbido, in grado di smorzare perfettamente il rinculo che, in ogni caso, con il 6,5 Creedmoor risulta piuttosto contenuto. La possibilità di cambiare canna, passando al .308 Winchester, rende la 600 Ergo una vera e propria all-rounder: consente infatti di insidiare qualsiasi ungulato. Con un prezzo al pubblico di 1.400 euro rappresenta infine un’alternativa appetibile sia per il neofita sia per il cacciatore più esigente.

Cz 600 Ergo: la scheda tecnica

  • Produttore: Ceska Zbrojovka
  • Distributore: Bignami, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, bignami.it
  • Modello: 600 Ergo
  • Calibro: 6,5 Creedmoor (anche .223 Remington, .308 Winchester, 8×57 Is, .300 Winchester magnum e .30-06 Springfield)
  • Funzionamento: carabina bolt-action (ripetizione manuale con otturatore girevole-scorrevole)
  • Alimentazione: caricatore bifilare a presentazione alternata
  • Numero colpi: 5
  • Canna: lunga 560 mm (22”), profilo di 17 mm in volata, filettatura M15x1 per l’installazione di accessori; rigatura a 4 principi con passo 1:7”
  • Lunghezza totale: 1.090 mm
  • Scatto: regolabile su quattro posizioni, peso rilevato da 650 a 1.300 g
  • Percussione: percussore lanciato
  • Sicura: manuale a traversino verticale dietro il ponticello, indicatore di percussore armato
  • Mire: slitte Picatinny integrali all’azione
  • Materiali: azione in lega leggera, canna e otturatore in acciaio, calciatura in polimero rinforzato
  • Finiture: brunitura nera opaca per le parti metalliche, finitura soft-touch verde con inserti gommati neri per la calciatura
  • Peso: 3.000 g
  • Prezzo: 1.400 euro

La cartuccia impiegata per il test della Cz 600 Ergo

  • Produttore: Browning
  • Distributore: Bwmi
  • Modello: Brx rapid expansion
  • Calibro: 6,5 Creedmoor (disponibile anche in .243 Winchester, .270 Winchester, .270 Wsm, 7mm Rem, .30-30 Winchester, .308 Winchester, .30-06 Springfield, .300 Winchester magnum)
  • Palla: Brx monolitica in rame ad espansione rapida, con puntale Martix costituito da un mix di rame e polimero
  • Velocità dichiarata: 869 m/s alla volata; 814 m/s a 100 metri
  • Energia dichiarata: 3.154 Joule alla volata; 2.768 Joule a 100 metri

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