Coordinamento degli Atc toscani, rottura tra associazioni venatorie

Coordinamento degli Atc toscani: due cacciatori con gilet alta visibilità, di spalle
© Maksim Safaniuk / shutterstock

Si registra una frattura tra la cabina di regia regionale e la Federcaccia sul ruolo del coordinamento degli Atc toscani.

Si sa che a differenza che in altre regioni qui pensare a iniziative unitarie è complicato: il ruolo del coordinamento degli Atc toscani è l’ultimo motivo d’attrito tra la Federcaccia e le altre associazioni venatorie, quelle riunite nella cabina di regia locale.

Da una nota s’apprende infatti che tre Atc hanno scritto alla Regione per informarla che non riconoscono il coordinamento (da poche settimane il nuovo responsabile è Franco Cassioli dell’Atc 8 Siena sud) e desiderano essere informati e ascoltati separatamente; per Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia e Libera Caccia si tratta del frutto delle scelte della Federcaccia regionale che intende «escludere dal confronto non solo le altre associazioni ma persino gli enti non allineati».

La cabina di regia regionale ritiene che si tratti di una situazione pericolosa «che porta alla definitiva paralisi della già precaria gestione faunistica in Toscana». Il suo appello pubblico intende dunque spingere giunta e consiglio regionale a confrontarsi con la Federcaccia e ad ammorbidirne le posizioni; altrimenti «le sue pretese d’egemonia [potranno causare] danni irreparabili alla gestione del territorio e della fauna a discapito dei cacciatori, degli agricoltori e dell’intera collettività».

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