Controllo faunistico, presentato emendamento

Controllo faunistico: cinghiale nel fiume
© Szymon Bartosz / shutterstock

II gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento con cui intende ufficializzare il coinvolgimento dei cacciatori nelle operazioni di controllo faunistico.

I piani di controllo faunistico sono attuati dai cacciatori iscritti agli Atc o ai Comprensori alpini delle zone interessate, previa frequenza dei corsi di formazione e sotto il coordinamento degli agenti di polizia locale. Recita così l’emendamento 78.015 con cui, introducendo l’articolo 78 bis nella legge di bilancio 2023, alcuni deputati di Fratelli d’Italia intendono modificare la legge 157/92; si tratta di uno degli emendamenti segnalati, ossia di quelli sui quali commissione prima e aula poi s’esprimeranno (troppo alto il numero complessivo, 3.024, per prenderli tutti in considerazione).

Se l’emendamento sarà approvato, rispetto al testo adesso in vigore la prospettiva cambierà completamente. L’intervento dei cacciatori non sarà infatti più opzionale e discrezionale, ma centrale; potranno comunque essere affiancati da proprietari e conduttori dei fondi se dotati di licenza venatoria, guardie venatorie e carabinieri forestali.

E non è l’unica novità che il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia intende introdurre. L’emendamento prevede infatti esplicitamente che i selvatici abbattuti durante le attività di controllo siano sottoposti all’analisi igienico-sanitaria; se il test darà esito negativo, saranno destinati al consumo alimentare.

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