Controllo faunistico in Veneto, doppia novità

Controllo faunistico in Veneto: gazza con pulcino di tordo in bocca
© Ian Redding / shutterstock

La giunta Zaia ha approvato due delibere sul controllo faunistico in Veneto: nasce il tavolo tecnico di coordinamento.

Un tavolo tecnico di coordinamento, interventi specifici su piccione di città e corvidi (cornacchia grigia e gazza): sono queste le due novità partorite dalla giunta Zaia sul controllo faunistico in Veneto. Il tavolo tecnico dovrà verificare lo stato di attuazione dei piani e, in sede di rinnovo o revisione, potrà elaborare eventuali proposte migliorative. Gli sarà inoltre chiesto di presentare attività di divulgazione e formazione per favorire il contenimento delle specie invasive e la prevenzione dei danni.

Nelle operazioni di controllo del piccione sarà impiegato il personale del Servizio regionale di vigilanza. Qualora l’Ispra dovesse verificare l’inefficacia dei controlli, “la giunta regionale potrà autorizzare piani di abbattimento che potranno essere attuati anche in deroga ai tempi e orari nei quali è vietata la caccia”. Per l’abbattimento dei corvidi saranno impiegate le guardie venatorie, le guardie forestali e le guardie comunali munite di licenza di caccia.

«La gestione dei conflitti ascrivibili alla fauna selvatica» commenta in una nota l’assessore alla Caccia Cristiano Corazzari «è un tema di grande attualità». Le operazioni di controllo sono infatti legate a «una migliore gestione del patrimonio zootecnico, alla tutela del suolo, a motivi sanitari, alla selezione biologica, alla tutela del patrimonio storico-artistico e delle produzioni zoo-agro-forestali e ittiche». Il controllo faunistico ha a che fare con situazioni specifiche, «non deve essere inteso come un metodo generalizzato di contenimento numerico delle popolazioni selvatiche».

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