Controllo dei corvidi, la Toscana aggiorna il piano

controllo dei corvidi: tre gazze su un albero
© Marcin Perkowski / shutterstock

La Regione Toscana riformula il piano di controllo dei corvidi.

11.000 gazze e 6.500 cornacchie grigie ogni anno: la Toscana ritocca il piano di controllo dei corvidi che ora consente questi abbattimenti. Gli interventi, con trappole Larsen e letter box o all’aspetto con canna liscia senza ottica, si rendono necessari per tutelare le produzioni agricole (metà marzo – fine agosto) o l’avifauna nidificante (metà marzo – fine luglio). È nota, si legge nella delibera e nel relativo allegato, l’azione predatoria di gazze e cornacchie nei confronti dei fasianidi e in generale di tutta l’avifauna (passeriformi, limicoli, trampolieri e anseriformi) e dei lagomorfi.

La decisione della giunta è suffragata dai dati degli ultimi due anni, nei quali il controllo non ha influito sullo stato di salute delle due specie. L’attività di controllo ha infatti effetti a breve termine, ma viene sostanzialmente annullata dall’immigrazione di soggetti (“probabilmente giovani dell’anno in fase di dispersione”) che ricolonizzano territori a densità più bassa

Gazze abbattibili ogni anno: la divisione per provincia

Arezzo: 1.500
Firenze-Prato: 3.000
Grosseto: 700
Massa: 100
Livorno: 700
Lucca: 500
Pisa: 2.000
Pistoia: 500
Siena: 2.000

Cornacchie grigie abbattibili ogni anno: la divisione per provincia

Arezzo: 1.000
FirenzePrato: 1.500
Grosseto: 500
Livorno: 200
Lucca: 500
Massa: 100
Pisa: 1.000
Pistoia: 200
Siena: 1.500

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