Come aumentare le chance di successo nella caccia di selezione al capriolo? Il video tutorial

Nell’ultimo video della Caccia Magazine Academy Marco Caimi spiega come aumentare le chance di successo nella caccia di selezione al capriolo.

Per molti cacciatori di selezione la stagione estiva è sinonimo di caccia al maschio di capriolo, la pratica alla quale, per spiegare come aumentare le chance di successo, Marco Caimi ha dedicato un video sul canale YouTube di Caccia Magazine (iscrivetevi, e cliccate sull’icona della campana: riceverete una notifica a ogni novità), dov’è possibile guardare anche quello sul corretto piazzamento del colpo.

Quando si caccia alla cerca, innanzitutto è cruciale conoscere a fondo il territorio, così da poter scegliere la zona più idonea all’interno della parcella assegnata. Pertanto è fondamentale organizzare alcune uscite prima che inizi la stagione di caccia, dedicandole alle osservazioni all’alba, al tramonto e in orari diversi, per capire se c’è un capriolo che ci interessa – a differenza di altri ungulati, la specie è abbastanza territoriale – e come e in quali orari si muove.

Bisogna poi arrivare sul terreno di caccia molto presto, di buio, per sfruttare le prime ore di luce (sono quelle in cui quando fa caldo i selvatici tendono a muoversi), e poi cercare una posizione che contemporaneamente offra la massima visibilità sul terreno e non sia troppo lontana dalla zona in cui abbiamo lasciato l’automobile: quando si cammina al buio nei sentieri e nei campi aperti si rischia di far fuggire gli animali in pastura.

Attenzione al vento

Una volta arrivati al punto d’osservazione, non dobbiamo stare troppo nello stesso posto: rimanere fermi nella speranza che qualche capriolo possa arrivare più vicino rischia di essere uno spreco di tempo e di occasioni. Dunque non bisogna aver paura di muoversi sul terreno o di spaventare il capriolo, né sperare che sia lui a venirci incontro di qualche centinaio di metri. L’avvicinamento richiede movimenti lenti, coperti dalla vegetazione e soprattutto controvento: il vento deve arrivarci in faccia.

Se invece dell’alba scegliamo il tramonto, valgono le indicazioni opposte: bisogna restare a lungo nel posto che abbiamo scelto, perché quando è molto caldo i caprioli escono sulle ultimissime luci. Ci sono meno vincoli sulla distanza dal parcheggio (ci si muove di giorno), di più sull’avvicinamento; resta fondamentale la buona visibilità, quantomeno come indicazione utile per le uscite successive.

L’ultima indicazione ha a che fare con l’attrezzatura tecnica. Nella scelta degli strumenti d’osservazione e di puntamento – soprattutto del binocolo – bisogna privilegiare la luminosità, dunque campane di diametro elevato (50 o anche 56 millimetri) e soprattutto lenti di qualità. Il binotelemetro è fondamentale; il lungo potrebbe anche risultare superfluo.

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