Chapuis Super Orion C60 Woodcock type calibro 12: il test del fucile da caccia

Chapuis Super Orion C60 Woodcock type calibro 12 il test del fucile da caccia: fotografia del fucile sovrapposto per la caccia alla beccaccia, in mezzo alle foglie autunnali
© Simone Bertini / Caccia Magazine

Il test del fucile sovrapposto da caccia Chapuis Super Orion C60 Woodcock type calibro 12, specialistico per la caccia alla beccaccia, ne rivela una serie di doti eccellenti, dal peso alla precisione delle canne.

È un fucile sovrapposto specialistico, dedicato alla caccia alla beccaccia: basterebbe questo per accendere l’interesse sul Chapuis Armes Super Orion C60 Woodcock type calibro 12.

Già a prima vista appare come un bel fucile: a una linea classica unisce in modo immediatamente percepibile le qualità di un fucile da beccacce. Lo si capisce dalla lunghezza delle canne di soli 600 millimetri: in mezzo a un bosco di quelli veri le canne corte sono un grande vantaggio.

Chapuis Super Orion C60 Woodcock type calibro 12

Un fucile sovrapposto da caccia con le beccacce incise sulla bascula

Dalla piacevolissima forma arrotondata, la bascula in lega leggera è decorata da una bella incisione, ricca di dettagli e ben realizzata. Vale la pena di spendere due parole in più: Chapuis denomina Fortal 7075 la lega aeronautica leggera con cui costruisce questa tipologia di bascula, tre volte più leggera dell’acciaio ma caratterizzata da robustezza e brillantezza eccellenti.

Accanto a una ricca inglesina che fa da quinta, al centro dei due fianchi di bascula compare un bell’ovale che, adornato da volute floreali, racchiude una scena di caccia alla beccaccia. Sul lato destro due beccacce si librano in cielo su uno sfondo silvano, così come sul lato sinistro, ma le due coppie di animali sono raffigurate in momenti di volo differenti e realistici. Lo sfondo tratteggiato sul lato destro ricorda un bosco, mentre sul lato sinistro appare più indistinto, quasi un’atmosfera brumosa, tipica dell’ambiente autunnale. Sul petto si staglia un’altra coppia di beccacce in volo, ancora differenti, quasi a simboleggiare il momento della croule, il periodo degli amori della beccaccia. L’ovale sembra poi definire ancora meglio le scene, quasi come in un quadro d’altri tempi. Il livello di dettaglio delle incisioni risulta elevato; le proporzioni sono corrette.

La finitura della bascula è di tipo argento vecchio, appropriata. Anche la minuteria presenta la medesima finitura. Il ponticello è un bell’ovale, sufficientemente ampio, cosa che consente un utilizzo di guanti sottili. All’interno si trova un classico bigrillo, essenziale data la tipologia dell’arma. La chiave di apertura, dalle corrette dimensioni e forme, si aziona con facilità e presenta la palmetta zigrinata da entrambi i lati. Una leggera incisione, forse la meno bella dell’insieme, adorna lo spazio una volta dedicato alla vite di testa e anche il resto della codetta di bascula.

Chapuis Super Orion C60 Woodcock type calibro 12: la gallery fotografica

Chapuis Super Orion C60 Woodcock type calibro 12: un fucile sovrapposto da caccia elegantissimo

È ottimo il cursore della sicura. La doppia godronatura ne rende agevole sia l’inserimento, sia il disinserimento, grazie alla percezione di quello che si sta facendo. Ottimo anche il livello di incassatura del calcio, in un felice connubio fra legno e metallo nei vari punti di contatto. Ciò vale anche per l’astina, il cui distacco dalle canne può avvenire tramite un lungo comando ad auget, con un comodo spazio nella parte metallica per accogliere la falange del dito deputato all’azione.

Il calcio è ovviamente realizzato in legno di noce, dalla buona pasta e con finitura a olio. Bella la scelta del legno, un grado due secondo l’attribuzione della casa madre; io mi sarei spinto in una qualifica ancora migliore viste le calde venature sapientemente risaltate dalla lucidatura a olio. La zigrinatura è eseguita manualmente e il disegno appare piuttosto classico, grippante il giusto, senza offendere il palmo delle mani.

Unica nota che considero un po’ stonata è l’impugnatura, che nel caso dell’esemplare in prova è rappresentata da una pistola molto allargata, quasi un Woodward. Non è brutta, anzi piacevole da stringere con la mano forte e veloce nel mettere in mira l’arma; ma avrei romanticamente preferito un’impugnatura all’inglese, meno efficace ma ancora più bella sul fucile e ottenibile senza alcun sovrapprezzo al momento dell’ordine.

In legno il calciolo

Ottima, invece, la scelta del calciolo in legno, fissato alla pala con due viti a taglio (non incise). L’ho un poco pagato in pedana, a causa delle numerose cartucce sparate, dove il legno ha chiesto il suo modesto tributo alla spalla del tiratore; ma cacciando la beccaccia è probabile che in cinque anni di costante impegno venatorio non riuscirete a sparare il numero di cartucce che ho sparato in due ore. Per cui tutto bene. La zigrinatura sul calciolo risulta più grossolana, per favorire l’appoggio alla spalla.

L’astina presenta la stessa zigrinatura dell’impugnatura e termina con un accenno di becco d’oca molto gradevole. Sull’esemplare in prova le magliette porta cinghia erano montate; ma se fosse stato il mio fucile non le avrei utilizzare, per non rovinare la linea filante malgrado le dimensioni ridotte.

Le canne del fucile sovrapposto da caccia Chapuis Super Orion C60 Woodcock type

Le canne sono lunghe 600 millimetri. Quella inferiore è completamente raggiata (dettaglio che si può ottenere a fronte di un sovrapprezzo), mentre la seconda presenta una strozzatura fissa da tre stelle. Questa combinazione rappresenta quanto di meglio si possa desiderare per insidiare la beccaccia. L’utilizzo di munizioni con contenitore, che s’impegna nella leggera rigatura lungo tutta l’anima della canna raggiata, determina un’apertura del piombo già pochissimi metri dopo la volata; ne consegue un’ottima distribuzione dei pallini nello spazio. Naturalmente la portata utile del tiro è più limitata in lunghezza, ma la seconda canna con strozzatura tre stelle sopperisce bene a questo problema.

Non è presente la bindella superiore, ma soltanto un accenno appena abbozzato (sembra un inizio di bindella tipo Saint-Etienne) sul monobloc e una piccola rampa in volata che ospita il mirino puntiforme in ottone. Non ci sono i bindellini laterali, piuttosto inutili in effetti. Le canne sono assemblate su un monobloc (si vede il cordoncino di saldatura), con foratura di 18,4 millimetri per la prima e 18.5 millimetri per la seconda. Sono camerate magnum, ma il consiglio è d’utilizzare munizioni da 70 millimetri di lunghezza, standard. I tubi sono bancati con il giglio di Francia per lo sparo di munizioni caricate con materiali alternativi al piombo.

Un fucile specialistico da caccia dalla meccanica interessante

È interessante il sistema di chiusura dell’arma, non completamente innovativo ma funzionale. Il monoblocco presenta una protuberanza arrotondata che si incastra sul fondo della bascula, andando ad appoggiare saldamente a una piastrina rettificata in acciaio durante la chiusura del sovrapposto. Questa soluzione permette di evitare qualsiasi discostamento delle canne dalla bascula allo sparo, tanto più che la piastrina in acciaio è dedicata a ogni paio di canne, proprio per garantire una chiusura perfetta, senza giochi (ma neppure troppo stretta da non poter azionare il sovrapposto).

Chapuis definisce questa piastrina antirinculo, ma nella pratica non influisce più di tanto sul rinculo percepito, quanto sulla saldezza dell’insieme. In aggiunta alla piastrina si notano due spine di chiusura che sono posizionate in alto sulla bascula e che vanno a interagire con gli appositi spazi posizionati sugli estrattori.

La croce dell’astina presenta un puntone metallico che, all’apertura del sovrapposto, va ad agire su una slitta brunita che inizia unica e poi si biforca, posizionata al centro del fondo di bascula, permettendo così il caricamento dei cani. Tale slitta scorre ed è trattenuta da una vite. La vite non è il massimo dell’estetica, ma la funzionalità appare evidente. È buona la lavorazione interna della bascula, senza traccia evidente di utensili. Una piastrina di irrobustimento, presumibilmente in acciaio, è posizionata fra i percussori, con lo scopo di limitare la massimo l’eventuale corrosione derivante dalla combustione della polvere delle cartucce.

Gli estrattori sono manuali (il modello C65 dispone degli estrattori automatici), scelta consapevole e sostenibile. Inoltre, il gesto di togliere manualmente i bossoli spenti dalle camere di scoppio del sovrapposto per rimirare la nuvoletta di fumo, aspirandone l’odore inconfondibile e piacevole, non ha prezzo.

Un fucile sovrapposto da caccia leggerissimo

Grazie alla disponibilità del personale Franchi, distributore del marchio Chapuis armes in Italia, ho provato il fucile sovrapposto da caccia Super Orion C60 Woodcock type calibro 12 presso l’azienda agri-turistico venatoria Montefeltro di Rivergaro (Pc). Non ho potuto insidiare la beccaccia perché ancora il calendario venatorio non lo consentiva. Ho comunque sopperito in modo efficace con una bella caccia al fagiano nell’apposita zona dedicata all’addestramento con lo sparo.

Prima, ineluttabile impressione: il fucile l’avete in mano, ma non si sente. Il peso fatto registrare alla bilancia l’ho riguardato per ben tre volte, perché non lo ritenevo credibile: 2.315 grammi nel calibro 12. La leggerezza, non va dimenticato, è nemica della stabilità al tiro, motivo per cui vale la raccomandazione di non esagerare con la grammatura delle cartucce, pena un impennamento eccessivo che comprometterebbe il secondo colpo. Ma se restiamo nell’ambito delle grammature normali, sino a 35-36 grammi di piombo, il fucile è eccellente. Spara bene, si impugna e si brandeggia che è un piacere, con una resa balistica impressionante alle brevissime distanze, come era lecito supporre.

Il test del fucile da caccia Chapuis Super Orion C60 Woodcock type calibro 12

8 metri test Chapuis Super Orion C60 Woodcock type Super Orion C60
Prova di rosata effettuata sparando a una distanza brevissima (8 metri, prima canna) una cartuccia Fiocchi PL32, caricata con 32 grammi di piombo numero 7. Già a pochissimi metri dalla volata la distribuzione dei pallini risulta ottimale • © Simone Bertini / Caccia Magazine

Ho voluto mostrare anche due rosate ottenute sparando una cartuccia calibro 12 Fiocchi Pl 32 caricata con 32 grammi di piombo numero 7, alla distanza di 8 metri con la canna raggiata e alla distanza di 25 metri con la canna a strozzatura tre stelle. I risultati sono eccellenti sotto ogni punto di vista. La distanza di 8 metri, ridottissima, non è stata scelta a caso, ma proprio per evidenziare la grande capacità di apertura del piombo a pochi metri dalla volata, grazie alla canna raggiata.

Ho inoltre messo alla frusta questo fucile sovrapposto anche su un campo di tiro a volo Accademia lombarda di battuda (Pv) su un percorso di caccia. Ma l’ho fatto, a impianto rigorosamente chiuso al pubblico, alla mia maniera. Ho accorciato la distanza di tiro, posizionandomi al limitare della fossa del trap e facendomi chiamare dall’operatore i piattelli dello sporting. In questo modo i piattelli arrivavano da diverse direzioni, abbastanza all’improvviso e più ravvicinati; qualcuno saltava fuori da pochissimi metri, qualcun altro transitava da destra a sinistra e viceversa di fronte a noi, un piattello lepre rotolava a circa 12 metri e così via: lo sparo, in queste condizioni ottimali di distanza di ingaggio, è stato una sentenza. E dove la prima canna ha fallot, la seconda non ha personato. Inutile commentare l’elevato grado di maneggevolezza dell’arma, date le caratteristiche appena descritte.

Un fucile da caccia specialistico da prendere in considerazione

25 metri test Chapuis Super Orion C60 Woodcock type Super Orion C60
Prova di rosata effettuata sparando a 25 metri con la seconda canna, dotata di strozzatura fissa tre stelle (Improved Modified): anche in questo caso la rosata risulta eccellente, già a una distanza importante • © Simone Bertini / Caccia Magazine

Equipaggiato con la canna raggiata, l’esemplare della prova ha un prezzo al pubblico di 3.500 euro. Considerando le specifiche tecniche, il grado elevato di finitura, la piacevolezza nonché la resa balistica, mi sento d’affermare che lo Chapuis Super Orion C60 Woodcok type è un fucile sovrapposto da caccia da prendere in seria considerazione se avete intenzione di scegliere un’arma specialistica per la caccia alla beccaccia.

Chapuis Super Orion C60 woodcock type calibro 12: la scheda tecnica

  • Produttore: Chapuis armes, Saint-bonnet-le-château (Francia)
  • Distributore: Franchi, via della Stazione 50, 61029, Urbino (Pu), tel. 0722 3071
  • Modello: Super Orion C60 woodcock type
  • Calibro: 12/76 (anche 20/76)
  • Tipologia d’arma: fucile sovrapposto da caccia
  • Sistema di chiusura: con piastrina in acciaio rettificata e due tenoni
  • Bascula: in lega di alluminio Fortal 7075
  • Finituraincisione: carcassa con finitura argento vecchio; incisione laser con inglesina e scene di caccia su tutta la superficie metallica
  • Lunghezza canne: di varia lunghezza, dai 600 ai 700 mm (600 mm nell’esemplare in prova)
  • Strozzature fisse; sull’esemplare in prova la prima canna era completamente raggiata e la seconda con strozzatura Modified (tre stelle)
  • Bindella: assente; presente soltanto una rampa nei pressi del mirino
  • Grilletto: bigrillo
  • Sistemi di sicura: tramite pulsante sulla codetta di bascula; disponibile anche sicura automatica
  • Mirino: puntiforme sferico in ottone
  • Calciatura: in legno di noce turco altamente selezionato con finitura a olio; zigrinatura eseguita a mano su impugnatura e astina; impugnatura a pistola allargata tipo Woodward; astina con sgancio ad auget e con tulipe; calciolo in legno
  • Peso: 2.315 grammi
  • Prezzo: 3.500 euro

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