Cartuccia dispersante calibro 12 con bossolo in cartone: un assetto per la beccaccia

Cartuccia dispersante calibro 12

Una cartuccia dispersante calibro 12 fatta come una volta. Ecco un assetto facile e sicuro con bossolo in cartone, polvere Sipe n e piombo rullato numero 9.

Una cartuccia in cartone non ha una scadenza temporale e i materiali moderni ci possono permettere un assetto sicuro ed efficace dal punto di vista balistico, non ci sono dubbi. Ma volevamo realizzare una vera cartuccia dispersante calibro 12, senza introdurre componentistica in plastica.

Abbiamo utilizzato un bossolo Baschieri & Pellagri in cartone di colore nero, di 70 millimetri di altezza, dotato di un fondello poderoso, un tipo cinque ottonato da ben 23 millimetri di altezza. L’innesco è il labronico Cx 1000.

Cartuccia dispersante calibro 12 di impostazione classica

Per la polvere ci siamo orientati sulla Sipe n (lotto numero sette del 2020) della Nsi dosata in 1,80 grammi. Questa polvere è una doppia base laminata in forma di piastrelle colore grigio-ardesia di circa 0,9×0,9 millimetri (spessore 0,14 millimetri), con densità gravimetrica di circa 690 grammi/litro.

Più articolato il borraggio artigianale. Abbiamo impiegato un cartoncino sopra polvere Rvl da quattro millimetri di spessore. Sopra il cartoncino è stato poi posizionato un feltro vegetale Diana da 20 millimetri di altezza e, sopra il feltro, un dispersore autocostruito ottenuto tramite due dischetti di sughero da due millimetri incastrati fra loro; si realizza un’incisione con il cutter e si posizionano a croce in modo ortogonale fra di loro.

Pure il cartoncino Rvl da quattro millimetri è stato oggetto di attente considerazioni. Lo spessore che si può ottenere con due cartoncini da due millimetri l’uno e sovrapposti non ha fornito identici risultati, con variazioni pressorie importanti, a riprova che il passaggio al Banco è un fondamentale requisito di sicurezza. Addirittura con un solo cartoncino il tempo di canna ha raggiunto valori simili a quelli di una cartuccia a palla (circa 2.200 ms), indice di un importante trafilaggio dei gas.

Piombo rullato

Stiamo costruendo una dispersante, abbiamo realizzato il dispersore ecologico, ma vogliamo allargare il più possibile la rosata con lo scopo di sparare una prima canna a brevissima distanza, quasi d’istinto all’involo.

Ecco che l’ideale è il piombo rullato, qui scelto nella numerazione nove (2,1 millimetri di diametro), valore che assicura un buon numero di pallini con sufficiente grandezza ed energia (a patto che si consideri una distanza minima di ingaggio). La dose da noi prevista è di 34 grammi, non esagerata, ma robusta.

La chiusura avviene con un orlo tondo e un dischetto numerato che consente una rapida identificazione del piombo all’interno. L’altezza della cartuccia finita è di 63,56 millimetri, per un peso complessivo di 49,36 grammi (media di dieci distinte misurazioni).

La nostra prova

Abbiamo sparato in placca con un sovrapposto Browning Hunter Light calibro 12, munito di canne di 66 centimetri di lunghezza e strozzatore cilindrico (strozzatore interno/esterno, due centimetri esterni, marca Gemini). Come distanza di ingaggio abbiamo accorciato il nostro standard, viste le caratteristiche della cartuccia costruita; otto e 12 metri. A otto metri la rosata è molto raccolta, ma provate a sparare una cartuccia standard a questa distanza e noterete già la differenza. A 12 metri la rosata è perfetta con un grande allargamento della distribuzione dei pallini. Non contenti, abbiamo allungato anche ai soliti 18 metri che consideriamo per i nostri test e abbiamo constatato che siamo al limite: rosata ancora ampiamente sfruttabile, ma cominciamo a vedere la corda della potenzialità della munizione.

Due parole sulla bancatura, effettuata secondo norme Cip (canna cilindrica da 70 centimetri, cartucce climatizzate a 20 °C e 60% umidità relativa). Ecco i dati: 749 bar di pressione, una V1 (misurata a 2,5 metri dalla volata) di 412 metri/secondo e un tempo di canna di 2.601 ms. Un ottimo assetto, ottenuto procedendo per gradi e comunque da sparare in canne che hanno superato la prova forzata del Banco (cartucce Hp, la totalità delle canne moderne).

Dove e come impiegare il presente assetto? In prima canna, in quei boschi fitti e intricati dove la vegetazione sembra impedire a cane e cacciatore di raggiungere la beccaccia, malgrado essa si involi con difficoltà a brevissima distanza. Vi sarà capitato di tirare una fucilata con la speranza minima di fare centro. Lo scolopacide frulla vicinissimo, un attimo di esitazione fa la differenza. La cartuccia è velocissima e la pressione tollerabile (ancor più se la sparate in una fredda giornata invernale, quando la pressione si abbassa anche di 80-100 bar). Male che vada avrete una seconda canna con altre munizioni e altri valori di strozzatura, se lo ritenete opportuno. Ma il presente assetto è un assetto da prima canna; rapida.

La nostra ricetta

Bossolo: B&P in cartone nero (h 70 mm), fondello ottonato tipo 5 (h 23 mm)
Innesco: Cheddite Cx 1000
Polvere: NSI Sipe n in dose di 1,80 grammi
Borra: cartoncino sopra polvere Rvl da 4 mm di spessore, sormontato da un feltro vegetale Diana da 2 mm di spessore con sopra un dispersore autocostruito (due dischetti di sughero da 2 mm l’uno montati a croce)
Pallini: 34 g piombo rullato n° 9 (2,1 mm di diametro)
Chiusura: orlo tondo con dischetto in plastica a frattura programmata
Altezza cartuccia finita: 63,56 mm
Peso cartuccia finita: 49,36 g
Pressione: 749 bar
Velocità V2,5 (su base 1): 412 m/s
Tempo di canna: 2.601 ms

 

Questo contenuto è un estratto del test completo delle prove di rosata, dei dati di banco e di altre informazioni pubblicato su Beccacce che Passione numero 3 2022. Se ti interessano altre ricette di ricarica per la caccia alla beccaccia, e non solo, clicca sulla sezione ricarica. Seguici su Facebook, metti mi piace alla pagina di Beccacce che Passione.