Carabina Kimber 84M Hunter

Kimber 84M Hunter

La carabina 84M Hunter di Kimber è realizzata in un range di calibri che permettono di ipotizzarne l’impiego in contesti venatori completamente differenti tra loro. Decisamente robusta, è offerta a un prezzo che la mette in concorrenza con molti modelli di fascia intermedia. Americana, con il calcio in polimero ma d’impostazione classica, quasi europea.

Oggi rinomata in particolare per le sue pistole semiautomatiche, cloni del modello 1911 di cui è il più grande produttore al mondo, Kimber ha da qualche anno in linea una serie di carabine bolt action pensate per la caccia. Con alcune digressioni nel settore del law enforcement.

Ma partiamo con ordine. L’azienda nasce come Kimber of Oregon nel 1979, fondata dagli australiani John Llewellyn “Jack” Warne e suo figlio Greg che si erano trasferiti negli Stati Uniti nel 1968 seguendo l’azienda di famiglia Sporting Arms Limited (SportCo), che Jack aveva fondato, solo ventitreenne, nel 1947 ad Adelaide. Nel ‘68 cede la proprietà a Omark, rimanendo direttore generale. Il nome del brand si ispira alla zona dove Jack era solito cacciare (Kimba), americanizzato per questioni di marketing, e la produzione è incentrata su alcuni semplici modelli bolt action, inizialmente rimfire.

Varie vicende societarie porteranno al fallimento dell’azienda tanto che alcuni dipendenti fonderanno la Cooper Firearms of Montana. Greg, figlio di Jack, tenta comunque di rivitalizzare il business insieme a Leslie Edelman, tuttora proprietario e presidente del marchio, come Kimber of America nel 1993. L’operazione ha successo e la sede si sposta a Yonkers, nello stato di NY, dove la produzione si concentra all’inizio nella realizzazione di (ottime) semiautomatiche di derivazione Colt 1911. Da lì a pochi anni si rivitalizza anche il comparto delle carabine e la nascente gamma di prodotti segue lo sviluppo di quattro azioni differenti per robustezza e dimensione.

Kimber 84M HunterUna questione d’azione

Nel 2001 nasce l’azione 84M ispirata al modello Winchester 70 (pre ‘64, come Kimber tiene a sottolineare) e viene disegnata dal progettista Nehemia Sirkis. È caratterizzata dal sistema controllato dell’alimentazione di derivazione Mauser ‘98 e un otturatore a due tenoni, sicura a tre posizioni, espulsore a lama e grilletto registrabile.

Il tempo di un respiro e Kimber decide di provvedere alla realizzazione di azioni dedicate ai diversi calibri camerati. L’azione M, pensata per un ampio range di calibri che spazia dal dal .204 Ruger al .300 Blackout, è seguita nel 2003 dalla 8400 WSM, caratterizzata dalle stesse dimensioni della prima ma più solida per resistere alle maggiori pressioni dei nuovi calibri Short Magnum (ospita ad esempio il .300 WSM ma in questa azione è attualmente camerato anche il 6,5 Creedmoor). Nel 2007 nasce l’azione 84L, di 0,77” (19,5 mm) più lunga dell’azione standard e idonea ad accogliere calibri che sviluppino una OAL superiore allo standard, quale ad esempio il .30-06 S. Due anni dopo viene infine presentata la 8400 Magnum che conserva lo sviluppo dimensionale della L con una resistenza paragonabile alla 84 WSM, pensata per i calibri più robusti quali quelli africani (non a caso è sfruttata dal .375 HH ma pure dal 7 mm RM).

Attualmente le azioni sono composte da 9 carabine nella versione 84M, 4 nell’84 L, una in 8400 WSM e 6 nell’8400 Magnum, mentre gli allestimenti sono 5; per quanto riguarda il settore venatorio se ne segnalano con calciatura in polimero (Hunter e Mountain) e in legno (Traditional e Varmint). La Dangerous Game è invece disponibile in due versioni, con calciature in entrambi i materiali.

Modello d’accesso

Hunter, la carabina che abbiamo utilizzato per questo test, è il modello d’accesso alla gamma Kimber e presenta quattro versioni che variano per la finitura. Tutte dispongono di calcio in polimero rinforzato; le versioni Realtree Edge e Boot Campaign in versione camo, le Hunter Classic monocolore. Queste ultime sono disponibili con canna e azione in nero o in bianco. La Hunter è disponibile in un totale di 8 calibri che suggeriscono impieghi molto vari.

Sin dal suo esordio, Kimber of America si è proposta di realizzare prodotti qualitativamente raffinati. Le pistole sono tra le migliori out of the box del segmento e questa vocazione è confermata dalle carabine, che godono di un’ottima reputazione e sono presentate in allestimenti classici, quasi europei.

La prima caratteristica che contraddistingue le Kimber dalla produzione americana più dozzinale è la realizzazione match grade di tre componenti funzionali fondamentali per la precisione di un’arma: canna, camera di cartuccia e scatto. La precisione è garantita nel Moa. L’azione è macchinata da blocchi di acciaio inossidabile. I calci, come tutto il resto della componentistica, sono realizzati in casa e presentano bedding in fibra di vetro.

La carabina oggetto di questo test è camerata in calibro .308 Winchester e adotta una canna da 22 pollici che permette di contenere la lunghezza dell’arma in poco più di un metro e il peso in poco più di 2 chilogrammi e mezzo. Una configurazione particolarmente compatta e trasportabile, quindi, che ne suggerisce l’uso quando la situazione venatoria imponga trasferimenti significativi con l’arma in spalla.

Molto ben realizzato l’otturatore, la cui ispirazione al componente di Mauser è decisamente apprezzabile. Così come è apprezzabile, stavolta a livello funzionale prima che emotivo, la presenza dell’alimentazione controllata; un’aletta dell’otturatore, che funge da estrattore “cattura” il collarino del bossolo nel momento in cui quest’ultimo è sfilato dal caricatore per poi trattenere la cartuccia lungo il suo percorso fino alla camera di cartuccia.

L’alimentazione è più fluida e affidabile, così come l’estrazione. In stile Mauser anche la sicura, ricavata sulla coda dell’otturatore, a tre posizioni. Va a ingaggiare la catena di scatto.

La canna della Hunter nell’allestimento in prova presenta una finitura satinata in bianco, che in Kimber definiscono Silver, argento. Così come l’azione. Una soluzione che ritengo strida con la destinazione dell’arma.

È comunque disponibile anche la versione in nero. Non monta le mire metalliche e presenta una sezione ridotta per contenere il peso dell’arma.

In poligono

Ho avuto modo di provare la 84M solo in poligono ma sono rimasto rapito da alcune sue caratteristiche. Anzitutto il peso, contenuto; la docilità del .308 Winchester non ha fatto rimpiangere qualche etto in più. In secondo luogo lo scatto, prevedibile e molto costante nel corso delle misurazioni. Le rosate, pur molto variabili al cambio della munizione impiegata, hanno dimostrato una preferenza per le veloci palle monolitiche.

Come però non mi stanco mai di dire, per spremere il meglio da ogni arma sarebbe necessario completare il rodaggio della canna (un centinaio di colpi almeno) e proseguire nella ricerca della carica migliore. In questo test ho utilizzato tre cartucce, due delle quali dello stesso importatore Paganini (come sua è pure l’ottica Leupold), e con le Barnes ho ottenuto risultati coerenti con quanto mi aspettassi. Voglio anche aggiungere che in un’arma da caccia, per la quale la distanza d’ingaggio non va generalmente oltre i 300 metri, il Moa è un parametro di riferimento più che adeguato.

Il giudizio finale non può che essere più che positivo, anche in considerazione di un prezzo d’acquisto in ultima analisi contenuto.

Scheda tecnica Kimber 84M Hunter

  • Costruttore: Produttore: Kimber
  • Modello: 84M Hunter
  • Tipo: carabina bolt action
  • Calibro: .308 Winchester
  • Lunghezza canna: 560 mm
  • Lunghezza totale: 1.048 mm
  • Organi di mira: assenti
  • Caricatore: rimovibile, 3 colpi
  • Sicura: 3 posizioni, blocca lo scatto
  • Materiali: calcio in polimero FDE, parti metalliche in acciaio inox
  • Finiture: KimPro II satinata argento
  • Peso: 2.550 g
  • Prezzo: 1.426 euro
  • Sito produttore: www.kimberamerica.com
  • Distributore: www.paganini.itmail@paganini.it

Test

  • Ottica impiegata: Leupold VX-R 4-12×50
  • Peso di sgancio: 1.917 g

Condizioni del test

  • Meteo: soleggiato
  • Altitudine: 436 m slm
  • Pressione atmosferica: 1.014 hPa
  • Temperatura: 28°
  • Umidità relativa: 50%

Munizione 1

  • Produttore: Remington
  • Modello: CoreLokt
  • Palla: SP 180 gr
  • V0 dichiarata: 799 m/s
  • V0 rilevata: 750 m/s
  • Deviazione standard:10,04
  • Rosata: 40 mm
  • Sito produttore: www.remington.com
  • Distributore: www.paganini.it

Munizione 2

  • Produttore: Barnes
  • Modello: Vor-Tx
  • Palla: monolitica TTSX BT 168 gr
  • V0 dichiarata: 823 m/s
  • V0 rilevata2: 830 m/s
  • Deviazione standard: 4,17
  • Rosata: 28 mm
  • Sito produttore: www.barnesbullets.com
  • Distributore: www.paganini.it

Munizione 3

  • Produttore: Fox Bullets
  • Modello: Fox
  • Palla: monolitica Classic 165 gr
  • V0 dichiarata: 810 m/s
  • V0 rilevata: 792 m/s
  • Deviazione standard3: 6,87
  • Rosata: 32 mm
  • Sito produttore: www.foxbullets.eu
  • Distributore: www.redolfiarmi.com