Caccia in Toscana: le principali novità

Caccia in Toscana: cacciatore in alta visibilità spara a uccelli
© Maksim Safaniuk / shutterstock

Iscrizione all’Atc, gestione degli ungulati, caccia da appostamento fisso, cinofilia: ecco le principali novità del regolamento sulla caccia in Toscana.

Almeno il 30% delle quote versate dai cacciatori per iscriversi all’Atc dev’essere destinato a operazioni di riequilibrio faunistico e miglioramento ambientale, a vantaggio della selvaggina stanziale e migratoria: è una delle principali novità del nuovo regolamento sulla caccia in Toscana approvato dalla giunta regionale e ora all’esame della commissione consiliare. L’indice di densità venatoria resta pari a un cacciatore ogni 13 ettari; la quota per iscriversi a un secondo Atc è ridotta del 50% rispetto a quella di residenza venatoria.

Gli Atc si vedono coinvolti anche dalle indicazioni sulla selvaggina da destinare alle immissioni; ora l’acquisto deve infatti avvenire prioritariamente presso i centri pubblici di riproduzione e i centri privati previsti dalla legge regionale 3/94; si può ricorrere al libero mercato solo in un secondo momento, e soltanto se ci s’affida all’offerta economicamente più vantaggiosa. Una commissione tecnica di nuova istituzione sorveglierà la gestione degli istituti pubblici e privati.

Il secondo macrocapitolo riguarda la gestione venatoria degli ungulati. Per la girata si è stabilito un numero massimo di cacciatori presenti, venti compreso il conduttore del cane limiere; per la braccata il limite è invece minimo (possibili comunque deroghe), venticinque cacciatori per dar vita a una squadra e quindici, di cui massimo cinque ospiti, per l’uscita. Infine la caccia di selezione: per partecipare all’esame di abilitazione è necessario essere residenti in Toscana per anagrafe o Atc e aver già superato la prova di tiro.

Caccia da appostamento fisso e cinofilia: le indicazioni

Del nuovo regolamento fanno parte anche le cacce tradizionali. Il numero massimo di appostamenti fissi, tra cui rientrano ufficialmente anche le botti in resina, deve ora essere calcolato a livello regionale; in ogni provincia non si può comunque superare il 30% di quelli attivi nel 2019/2020. È inoltre concessa una tolleranza di 5 metri rispetto alle coordinate gps indicate nell’autorizzazione, la cui copia il titolare deve conservare ed eventualmente esibire insieme all’attestazione di versamento. La giunta ribadisce che ai cacciatori armati l’accesso agli appostamenti fissi è consentito solo in presenza del titolare o di chi fa parte dell’elenco dei frequentatori.

Infine la cinofilia; diventa possibile istituire due nuove tipologie d’area per addestramento cani senza abbattimento, con tana artificiale e per cane limiere o da traccia.

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