Caccia in Toscana, la Cct: “Necessario intervenire ancora, prima che inizi la stagione”

caccia in toscana: due cacciatori in alta visibilità, di spalle
© Mountains Hunter / shutterstock

La disciplina della caccia in Toscana ha bisogno di qualche ritocco, sostiene la Cct. La Regione deve intervenire su caccia in deroga allo storno, prove cinofile, esami di abilitazione, braccata al cinghiale.

Il punto finale deve essere l’approvazione della legge che riforma la caccia in Toscana, lo slittamento delle elezioni lo consente. Ma nel frattempo la Regione, che pur si è mossa bene durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria, deve intervenire su quattro fronti delicati in vista della prossima stagione venatoria. Per la Cct è necessario correggere la delibera sulla caccia in deroga allo storno, non deve essere obbligatorio l’utilizzo del tesserino elettronico, calendarizzare gli esami di abilitazione e definirne lo svolgimento, regolamentare la braccata al cinghiale nelle aree non vocate, decidere come strutturare le manifestazioni cinofile. Un po’ di tempo c’è, ma la tragica primavera ci ha insegnato che è sempre bene agire rapidi per non farsi cogliere impreparati.

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