Caccia in Piemonte, le richieste della Fidc

Caccia in Piemonte, le richieste della Fidc: cacciatore di spalle a Cameri, in provincia di Novara
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La Federcaccia regionale chiede alla giunta d’intervenire su alcune questioni cruciali per la caccia in Piemonte.

È necessario che i regolamenti degli Atc e dei comprensori alpini non prevedano restrizioni al calendario venatorio e, «tranne in casi [motivati] con studi scientifici», non riducano l’arco temporale in cui si può andare a caccia in Piemonte; è esplicita la richiesta formulata da Guido Dellarovere, presidente della Federcaccia regionale, ad Alberto Cirio e Marco Protopapa, rispettivamente presidente della giunta e assessore all’Agricoltura. Peraltro i rappresentanti della Federcaccia Piemonte nei comitati di gestione hanno già ricevuto indicazioni precise in merito.

Oltre che su una semplificazione dei divieti, proprio sui comitati di gestione si concentrano le altre richieste: la Federcaccia vuole infatti che le riunioni possano tenersi anche da remoto; e che in rappresentanza d’associazioni agricole e di protezione ambientale e di enti locali possa essere nominato anche chi è titolare di licenza di caccia.

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