Caccia al cinghiale in Umbria, la proposta della Lega

Caccia al cinghiale in Umbria, la proposta della Lega: cinghiale morto vicino ad automobile azzurra
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Per rendere più efficace la caccia al cinghiale in Umbria i consiglieri leghisti Puletti e Mancini propongono di suddividere il territorio in tre aree.

Il nuovo regolamento per la caccia al cinghiale in Umbria rende il quadro «piuttosto positivo», ma secondo i consiglieri regionali leghisti Manuela Puletti e Valerio Mancini per limitare «in modo sostanziale» la presenza della specie sul territorio è necessaria «un’ulteriore modifica» alla normativa in vigore.

Si tratta della suddivisione del territorio in tre aree, possibile soltanto dopo un monitoraggio rigoroso. Una volta chiarita la distribuzione reale del cinghiale, si dovrebbe procedere a identificare alcune zone vocate, in cui affidare alle squadre la caccia e la gestione del territorio; alcune zone bianche, aperte a più forme di caccia; infine alcune zone di rimozione, dove per la qualità delle coltivazioni o la presenza di strade e altre infrastrutture è necessario eradicare la specie con la girata, la selezione e il controllo faunistico. Per Puletti e Mancini è inoltre fondamentale un regolamento più dettagliato per codificare la disciplina della caccia in forma singola.

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