Benelli M2 Max-7 calibro 12: il test del fucile semiautomatico da caccia

Benelli M2 Max-7 calibro 12 il test del fucile semiautomatico da caccia
© Simone Bertini / Caccia Magazine

Ecco il test del Benelli M2 Max-7 calibro 12, fucile semiautomatico da caccia in versione camouflage canneto per la caccia agli anatidi.

Ho provato l’ultimo aggiornamento della gloriosa piattaforma Benelli M2, il fucile semiautomatico da caccia che da inizio 2023 insieme alla Black è disponibile anche nella versione Max-7 (avete già il visto il video?): su un’arma di questo tipo (calibro 12, ma è disponibile anche il 20) per la caccia agli uccelli acquatici il camouflage è fondamentale.

Anni di continui aggiornamenti e perfezionamenti hanno reso i comandi estremamente funzionali. Il vestito mimetico (bello, di nuova concezione e applicato su tutta l’arma, eccezione fatta per l’otturatore e il ponticello, neri) funziona bene.

Benelli M2 Max-7

In generale tutta l’ergonomia è volta allo sparo rapido su selvatici sfuggenti, là dove velocità e precisione sono essenziali. La carcassa è stata ridisegnata nelle forme, al fine di ottimizzare il bilanciamento e appare persino più filante di quanto non sia in realtà. Sulla porzione superiore dell’Ergal non s’osservano coppie di fresature: su un fucile di questo tipo è difficile aver bisogno d’accessori quali punti rossi o ottiche, motivo per cui le fresature spesso e volentieri diventano ridondanti. È presente e apprezzata, invece, la continuazione della linea di mira sulla carcassa, grazie a una serie di linee parallele che accompagnano l’occhio del cacciatore a correre sulla bindella.

La manetta dell’otturatore maggiorata offre un’ottima zigrinatura anche per operazioni condotte in presenza di guanti e il pulsante della sicura, anch’esso maggiorato si aziona con facilità. La posizione non impensierisce, perché è sempre nella porzione posteriore del ponticello. Anche la leva che sgancia l’otturatore è facilmente raggiungibile, sia pure operando in rapidità.

Una parte del merito va ascritta anche all’impugnatura, sempre sottile e mai troppo pronunciata, che offre un’ottima presa da parte della mano forte, ma non costringe a contorsionismi nel momento decisivo dell’imbracciata. La zigrinatura è l’ottima Airtouch con le famose semisfere, studiata per favorire l’aerazione della mano.

Benelli M2 Max-7 calibro 12: caricamento rapido

Easy loading ed easy locking sono due espressioni ormai classiche per i fucili Benelli, proprio perché hanno apportato significative migliorie all’utilizzo del fucile semiautomatico. Grazie alla combinazione della leva bimodale e della conformazione della finestra di alimentazione, l’Easy loading rende facilissimo e rapidissimo il caricamento delle munizioni. La faccia anteriore del ponticello ha una forma ottimizzata: il cacciatore può far scivolare le cartucce nella finestra di caricamento, aiutato in questo anche da uno spazio maggiorato e da una taratura ottimale della molla del tubo serbatoio.

Altrettanto facile è il gesto che accompagna la rimozione delle cartucce dal tubo serbatoio. Grazie a un certo agio nel movimento, la parte interna della leva sdoppiata consente facilmente di svincolare la caruccia ritenuta, che cade così fra le dita del cacciatore.

L’Easy locking altro non è che la garanzia di non perdere neppure una delle possibilità di sparo. Da diverso tempo, ormai, Benelli è riuscita a mettere la parola fine a uno dei pochissimi problemi che il suo iconico semiautomatico aveva manifestato negli anni, ossia quello di non poter sparare se la testina rotante dell’otturatore non andava perfettamente in chiusura, impegnando le alette nei rispettivi recessi del prolungamento di canna. Orbene, grazie all’interposizione di una minuscola sferetta caricata a molla nel corpo dell’otturatore, è possibile mandare in chiusura l’M2 semplicemente spingendo in avanti la manetta dell’otturatore. Silenziosamente, senza destare il benché minimo sospetto, se state cercando di caricare l’arma senza fare rumore.

Sicuro e funzionale

Immancabile la colorazione del tappo del tubo serbatoio, in alluminio anodizzato rosso scuro, che risulta ben visibile quando l’arma non ha cartucce all’interno ed è una ulteriore forma di sicurezza. Il ponticello in tecnopolimero mantiene la stessa forma ben conosciuta negli anni; il pulsante con funzioni di leva discesa cartuccia, grazie alla forma tondeggiante, si percepisce molto bene con la falange del dito. Sempre presente l’avviso di arma pronta allo sparo.

Il posizionamento arretrato del grilletto lascia uno spazio più che abbondante all’intero dell’ovale anche quando si indossano guanti. Una sola spina di ritegno, posizionata a circa metà della carcassa, trattiene in situ l’intero pacchetto di scatto.

Benelli M2 Max-7 calibro 12: la gallery fotografica

Benelli M2 Max-7 calibro 12: calcio camouflage

Il Benelli M2 ha una destinazione d’uso abbastanza chiara e definita, motivo per saggiamente Benelli la propone con una versione Black e una Max-7. La Black è ovviamente dotata di calciatura in tecnopolimero nero, mentre la Max-7 ha un pattern mimetico piuttosto innovativo e destinato alla caccia agli acquatici.

Sulla coccia di entrambi i modelli è presente lo stemma aziendale. In virtù dell’esile collo e dell’impugnatura abbastanza aperta, non è difficile per la mano forte di un cacciatore trovare la sua posizione ottimale, semplicemente muovendo appena il palmo. La presa risulta così ben salda e il dominio sull’arma totale.

A contribuire alla sensazione di padronanza nell’imbracciata contribuisce certamente anche la nuova forma dell’astina. Grazie al sistema inerziale, Benelli ha sempre potuto sfruttare un’astina piuttosto esile e sottile, potendo altresì esibirsi in variazioni sul tema. Sull’M2 si nota che la zigrinatura si allarga dalla base verso la porzione anteriore dell’astina e va ad abbracciare tutta la zona interessata dal contatto con la mano debole. Alla prova dei fatti, così come la zigrinatura sull’impugnatura, una soluzione in grado di fornire un eccellente grip.

Le misure dell’arma in configurazione standard prevedono una length of pull di 365 millimetri, piega al tallone di 55 millimetri (regolabile a 45, 50, 60 e 65), piega al nasello di 37 millimetri. L’eccellente calciolo in poliuretano assicura una buona riduzione delle reazioni allo sparo.

Il cappellotto di chiusura ha un aspetto tozzo, cosa che rende possibile una facile manovrabilità sul campo di caccia. Grazie agli intagli alternati a zone con una godronatura a microsfere, è possibile pertanto smontare l’arma per operazioni di pulizia o quant’altro. In testa è presente l’asola per l’attacco della maglietta porta cinghia. Ove consentito, è possibile montare una prolunga al tubo serbatoio, per aumentarne la capacità.

Sistema inerziale, canna Crio

Il cuore del sistema Benelli è quel sistema inerziale che risulta sempre affascinante per la sua semplicità di funzionamento. Lo smontaggio dell’otturatore è semplicissimo, la molla di recupero è alloggiata nel tubo serbatoio e l’intero ciclo si svolge con una limpidezza esemplare.

Larga circa 10 millimetri, ventilata a ponticelli larghi, la bindella è rabescata antiriflesso e termina con un mirino in fibra ottica di colore rosso. Un particolare che può piacere o non piacere è la presenza di una leggera rampa al punto di partenza della canna; personalmente non mi dispiace, anche se l’impostazione è tipicamente americana. Eccellente sui bersagli montanti, meno influente in altre situazioni.

La canna è camerata magnum, di tipo Crio. La si può scegliere da 610, 650, 700 o 760 millimetri di lunghezza nel calibro 12 (versione Black; la versione Max-7 perde la canna da 61 centimetri) e da 610, 650 o 700 millimetri nel calibro 20. Il fucile in prova era equipaggiato con la classica canna da 700 millimetri, ovviamente dotata di strozzatori Crio, forniti nella classica cinquina, di cui il *****, **** e *** possono impiegare pallini in acciaio.

Benelli M2 Max-7 calibro 12: triplice prova

Prima nel balipedio Benelli, poi al Tav Accademia lombarda di Battuda (Pv), infine a caccia di fagiani all’Aatv Montefeltro di Rivergaro (Pc): ho messo alla prova l’M2 in tre situazioni differenti, per saggiarne al meglio le potenzialità.

Nel tunnel ho sparato a 25 metri con lo strozzatore *** (cartuccia Fiocchi Pl32 calibro 12, caricata con 32 grammi di piombo numero 7) e a 30 metri con lo strozzatore *. A 25 metri nel cerchio di riferimento di 750 millimetri di diametro è finito l’84% dei pallini, a 30 metri il 70%, con un’eccellente distribuzione.

Sul campo di tiro il test si è fatto via via più serrato, con numerosissime fucilate esplose su un percorso di caccia non propriamente banale. Anzi, a dirla tutta, alcuni piattelli sono risultati davvero ostici. Malgrado avessi montato uno strozzatore ***, la portata utile dell’M2 era notevole, con piattelli ingaggiati a distanze importanti.

L’Easy locking è imbattibile quando siamo in pedana (chiusura silenziosa dell’otturatore, così il piattello non parte per via del rumore); l’espulsione dei bossoli molto potente, lo scatto ben percepibile. Nonostante il ritmo serrato delle fucilate non ho riscontrato alcun problema; ottima l’ergonomia dell’arma, che ha consentito sempre lo sparo malgrado la canna fosse rovente.

Il test a caccia

Ma la prova che preferisco è quella reale, sul campo. Ho cacciato fagiani, ovviamente d’immissione, ma comunque una soluzione utile per allenare un po’ i cani e provare i fucili in un contesto più adrenalinico. Un esempio su tutti: avevamo oramai concluso la cacciata e stavamo risalendo la collina per avviarci verso il luogo di ritrovo. A un certo punto, mentre i cani erano lontani, dai nostri piedi è partito con gran fragore un maschio di fagiano che era riuscito a stare fermo malgrado tutto e si è palesato proprio perché costretto.

Malgrado il mio Benelli M2 Max-7 calibro 12 fosse in posizione di riposo e non certo pronto all’imbracciata, è salito alla spalla con una naturalezza incredibile, fatto che ha permesso l’abbattimento pulito e netto anche se il frullo ci aveva sorpreso. Forse la descrizione della cacciata sta proprio in questo episodio non convenzionale, inatteso e pertanto più significativo, anche se non sono mancati numerosi abbattimenti sotto ferma del cane, a distanza ravvicinata, in situazioni ben più tipiche di questa forma di caccia.

Il Benelli M2 Max-7 calibro 12 costa 1.825 euro (1.665 euro la versione Black) e viene consegnato con scatola in cartone, kit di cinque strozzatori e chiave, kit variazione piega, magliette porta cinghia, manuale d’uso e garanzia, flacone di Ben-oil.

Il Benelli M2 Max-7 è un fucile rude nell’aspetto, ma molto sofisticato nelle soluzioni tecniche grazie agli ultimi aggiornamenti e caratterizzato da un ottimo rapporto qualità-prezzo. È pertanto una soluzione eccellente per chi sia alla ricerca di un fucile semiautomatico tutta caccia affidabile e praticamente indistruttibile.

Benelli M2 Max-7 calibro 12: la scheda tecnica

  • Produttore: Benelli armi, via della stazione 50, 61029, Urbino (Pu); tel. 0722 3071
  • Modello: M2 Max-7
  • Calibro: 12 (disponibile anche calibro 20)
  • Funzionamento: semiautomatico inerziale e otturatore a testina rotante
  • Cameratura: 76 mm
  • Finitura: carcassa, canna e calciatura in tecnopolimero camouflage con pattern Max-7, otturatore brunito
  • Carcassa: Ergal
  • Calciatura: sintetica con lop di 365 mm, modificabile con calciolo lungo o corto; piega 37/55 mm modificabile, deviazione standard destra o sinistra
  • Canna: Crio di 700 mm (disponibile 650 e 760 mm nel calibro 12 in versione Max-7)
  • Bindella: ventilata a ponticelli larghi, con rampa
  • Strozzatori: *, **, ***, ****, *****
  • Mirino: fibra ottica di colore rosso
  • Sicura: trasversale con segnale rosso di avviso arma pronta per lo sparo
  • Guardia del grilletto: ergonomica in tecnopolimero con pulsante sicura di dimensioni maggiorate
  • Serbatoio: tubolare da due cartucce 12/76, tre 12/70 senza riduttore; riduttore a due colpi
  • Calcio: in tecnopolimero zigrinato Airtouch
  • Calciolo: in poliuretano ammortizzante
  • Peso: 3.100 grammi con canna di 700 mm di lunghezza
  • Prezzo: 1.825 euro (Max-7, 1.665 la versione Black)

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