Associazioni venatorie toscane incontrano Remaschi: non solo braccata

Associazioni venatorie toscane incontrano Remaschi non solo braccata
© Steve Oehlenschlager / shutterstock

Dalla riunione tra le associazioni venatorie toscane e la giunta emergono spunti interessanti su cinghiale, storno, moriglione, pavoncella e cinofilia.

La Regione integrerà il calendario venatorio con una delibera sulla braccata al cinghiale nelle zone non vocate e difenderà la presenza di pavoncella e moriglione tra le specie cacciabili: è quanto emerge, se si sta ai resoconti di Cct e Arcicaccia, dall’incontro tra le associazioni venatorie toscane e l’assessore Marco Remaschi.

Sugli acquatici, si apprende, la Toscana è pronta a fare blocco con le altre Regioni per difendere le proprie prerogative davanti al governo. La giunta si è inoltre detta disponibile a ripensare l’obbligatorietà del tesserino digitale per la caccia in deroga allo storno. Nel corso della riunione le associazioni venatorie hanno infine sollecitato la giunta a definire termini e calendario degli esami per le abilitazioni venatorie e a comunicare modalità e linee guida per le competizioni cinofile.

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