Allergie: dieci consigli per combatterle

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Se siete allergici, proteggete gli occhi con cappelli e occhiali scuri per ridurre il fastidio associato ai sintomi oculari

Le allergie si manifestano con sintomi fastidiosi: occhi rossi, naso colante, gola infiammata e a volte con sindromi influenzali davvero inficianti. Ecco come fare per limitare i fastidi trascorrendo il tempo all’aria aperta.

Le allergie sono tecnicamente infiammazioni la cui causa non sono però i comuni agenti patogeni (microbi, agenti chimici o fisici). Le responsabili sono sostanze innocue, come pollini o acari che, quando entrano in contatto con le mucose (oculari o respiratorie) di soggetti predisposti, scatenano una risposta infiammatoria localizzata o diffusa. Tutte le mucose possono essere vittime di manifestazioni allergiche.

Sintomi oculari e respiratori

Sintomi oculari: la congiuntiva (la membrana trasparente che ricopre il bianco dell’occhio) è uno degli organi bersaglio degli allergeni volatili. La scarica di istamina che si produce dal contatto congiuntiva-allergene provoca un’intensa infiammazione con edema, rossore e bruciore. Talvolta la congiuntivite allergica si manifesta senza particolari arrossamenti, ma con la sola sensazione di sabbia negli occhi, di occhi asciutti e la tendenza ad ammiccare (strizzare gli occhi) di frequente.

Sintomi respiratori: quando la reazione allergica avviene a livello della mucosa del naso si crea una sindrome (rinite) del tutto identica a quella del classico raffreddore, con naso chiuso, starnuti, secrezione. A livello bronchiale si crea analogamente una fastidiosa bronchite che si manifesta con tossetta, sibilo espiratorio (fischio) e affanno.

Altri sintomi delle allergie

Sintomi cutanei: arrossamento della cute a chiazze con pomfi spesso pruriginosi, gonfiore delle labbra e delle palpebre. Sintomi intestinali: quando a essere colpita è la mucosa intestinale, l’istamina crea aumentata peristalsi e trasudato infiammatorio con conseguente diarrea e crampi addominali. E sintomi sistemici (anafilassi): quando la reazione istaminica è diffusa a tutto l’organismo si può avere una brusca vasodilatazione con abbassamento importante della pressione arteriosa e shock. Fortunatamente questa è un’evenienza molto rara, non associata alle allergie stagionali.

Quali sono le cause

La stragrande maggioranza delle allergie è stagionale ed è legata all’interazione tra le mucose (principalmente degli occhi e delle alte vie respiratorie) con i pollini che periodicamente le piante producono. Non è solo in primavera-estate che si diffondono i pollini, ma ogni stagione presenta le sue insidie per i soggetti sensibili ai diversi pollini.

Esistono dei veri e propri calendari pollinici dai quali è possibile risalire al tipo di polline incriminato, ma in linea generale basti sapere che in primavera i pollini derivano principalmente da alberi (quercia, olmo, acero, ontano, betulla, ginepro e ulivo), in estate da graminacee e da erbe infestanti (cardo selvatico e piantaggine), in autunno dall’ambrosia.

Non solo pollini

Non solo i pollini possono irritare le mucose dei soggetti predisposti, ma anche altri allergeni come le muffe, gli acari e le proteine della saliva di alcuni animali (ad esempio i gatti). La muffa, sotto forma di invisibili spore, si trova facilmente negli ambienti umidi: nei giardini, nelle stanze da bagno, ma anche nelle piante o nei filtri del condizionatore di casa.

Nelle persone suscettibili, anche il contatto con animali (non solo domestici) può scatenare una violenta reazione allergica. Le sostanze allergizzanti negli animali sono spesso proteine derivanti da peli caduti, scaglie di pelle morta, saliva o urina. Queste particelle microscopiche e leggere diffondono facilmente nell’aria raggiungendo occhi e vie respiratorie, non è quindi necessario un contatto diretto con l’animale per manifestare l’allergia.

L’animale più allergizzante è il gatto, seguono il cane e il cavallo. Anche roditori, pollame, bovini e suini possono causare una risposta allergica. Tra i cacciatori si annoverano alcuni soggetti allergici al pelo del capriolo o di altri cervidi.

Diagnosi e terapie

Stagionalità, risposta dei sintomi alla terapia sintomatica (antistaminici, cortisonici), talvolta esami più approfonditi (test cutanei con batterie di potenziali allergeni, dosaggi di immunoglobuline nel sangue) rendono spesso facile la diagnosi. Non sempre è altrettanto facile isolare lo specifico allergene a causa della cross-reattività tra vari agenti o della presenza di risposte allergiche a multiple sostanze.

Per ridurre i sintomi dell’allergia stagionale si possono usare farmaci topici (locali), farmaci sistemici e immunoterapia (vaccini). Gli spray nasali a base di corticosteroidi (potenti antiinfiammatori), antistaminici o vasocostrittori aiutano a ridurre la congestione nasale e a respirare meglio. A livello oculare si possono usare colliri a base di antistaminici, vasocostrittori per ridurre il rossore e l’edema della congiuntiva; nei casi più difficili vengono prescritti colliri a base di corticosteroidi. È bene ricordare che per i possibili effetti collaterali gravi a lungo termine è sempre bene assumere farmaci steroidi e vasocostrittori solo dietro prescrizione medica e per periodi limitati.

I vaccini contro l’allergia possono essere utili in caso di sintomi gravi o inefficacia della terapia sintomatica (con farmaci locali o per bocca). L’immunoterapia specifica (desensibilizzazione) consiste nell’assunzione di dosi progressivamente crescenti di estratti pollinici sensibilizzanti al fine di ridurre l’intensità della risposta allergica. L’assunzione dell’immunoterapia specifica deve essere iniziata dopo la stagione dei pollini, per prepararsi alla stagione successiva. L’efficacia è maggiore se si continuata per tutto l’anno.

Rimedi naturali

La fitoterapia propone una serie di sostanze di estrazione naturale che hanno azioni antiallergiche di comprovata efficacia: perilla, ribes nero, rosa canina, adatoda, boswellia, liquirizia sono tutti fitofarmaci che, nella formulazione e nel dosaggio adeguato, offrono un’azione antinfiammatoria e decongestionante. Essendo veri e propri farmaci vanno prescritti e monitorizzati da specialisti naturopati.

Dieci consigli utili

  • Prima di tutto è bene risalire attraverso un’accurata diagnosi a quale agente scatena l’allergia in modo da iniziare la terapia preventiva a ridosso della stagione critica (calendari della fioritura).
  • Tenete presente che le concentrazioni di pollini sono maggiori nelle giornate secche, ventose e soleggiate, e nelle ore centrali della giornata (orari crepuscolari più idonei alla caccia sono meno a rischio per fortuna).
  • È utile installare un filtro antipolline nel sistema di condizionamento dell’automobile (da pulire spesso e sostituire a ogni tagliando per liminare le muffe).
  • Proteggete gli occhi con cappelli e occhiali scuri per ridurre il fastidio associato ai sintomi oculari.
  • Rientrati a casa fate una doccia, lavate i capelli e i vestiti per eliminare i pollini che vi si sono posati. Evitate di ospitare su letti e divani i nostri amici a quattro zampe (anche gli animali domestici possono veicolare attraverso il pelo i granuli pollinici).
  • Non stendete il bucato all’aperto: il polline si può attaccare a lenzuola e asciugamani.
  • Nei periodi di maggior esposizione ai pollini effettuate irrigazioni del naso con acqua e sale e lavare spesso gli occhi con acqua fredda.
  • Evitate alcol e fumo: le bevande alcoliche hanno un’azione vasodilatatoria e il fumo un’azione irritativa che peggiorano la secrezione e la congestione nasale.
  • Alcuni alimenti hanno un’azione protettiva: cipolle (antinfiammatorie), alimenti ricchi di magnesio (cereali integrali, fagioli, banane), alimenti ricchi di vitamina C.
  • Alcuni alimenti hanno il potere di favorire il rilascio di istamina, il mediatore dell’infiammazione (fragole, pomodori, crostacei, frutta secca, insaccati) e vanno evitati nei soggetti allergici.

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