Ai cacciatori la gestione di un centro di sosta in un’area protetta: l’Urca Marche ha firmato la convenzione col Parco regionale del Conero.
L’Urca Marche ritiene «un atto tutt’altro che scontato, che segna un passaggio storico», la convenzione che ha firmato col Parco del Conero per la gestione del centro di sosta, parte della futura filiera regionale delle carni di selvaggina; è «la dimostrazione concreta» del fatto che, «quando al centro ci sono competenza, responsabilità e interesse pubblico, i confini ideologici si possono superare».
Alle spalle ci sono cinque anni di lavoro tra tavoli tecnici e sperimentazioni sul campo, nei quali hanno lavorato insieme «Regione, mondo agricolo, istituti di ricerca e università, associazioni ambientaliste e operatori della gestione faunistica».
Per l’Urca Marche la filiera regionale delle carni di selvaggina è «non solo un modello organizzativo», ma l’espressione di «una visione moderna della gestione della fauna», capace di mettere insieme «tutela ambientale, sicurezza sanitaria, valorizzazione delle risorse, rispetto delle aree protette e del lavoro agricolo».
Non perdere le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.
















