Confermata la chiusura anticipata della caccia a tordo e beccaccia nelle Marche

Confermata la chiusura anticipata della caccia a tordo e beccaccia nelle Marche - beccaccia tra le foglie
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Anche dopo la sentenza di merito del Tar nelle Marche la chiusura della stagione di caccia al tordo e alla beccaccia resta fissata al 10 gennaio.

«Non sussistono ragioni» per discostarsi dall’orientamento già espresso nell’ordinanza cautelare di metà settembre: accogliendo in parte il ricorso di Wwf, Lipu, Legambiente, Lav, Enpa, Lupus in Fabula e Lac il Tar delle Marche (sentenza 965/25) ha confermato l’anticipo, dal 31 al 10 gennaio, della chiusura della stagione di caccia a beccaccia, cesena, tordo sassello e tordo bottaccio.

Il Tar ritiene «non convincenti» le motivazioni sulle quali la giunta regionale aveva fondato l’estensione della stagione di caccia fino a fine mese: «per la quantità degli esemplari monitorati e la limitatezza del periodo preso a riferimento» i dati di radiotelemetria satellitare «non [sono] sufficienti a superare gli studi recenti alla base» dell’ultimo aggiornamento del documento Key concepts per la migratoria, e non regge la pretesa che siano erronee «le valutazioni tecnico-discrezionali dell’Ispra, ragionevolmente motivate e ispirate al principio di precauzione, anche tenuto conto del pericolo di confusione tra le specie».

Il ricorso resta accolto solo in parte: confermando per intero la propria decisione, il Tar lo ha respinto sia nella parte che sosteneva che fosse incompleto l’elenco dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie, sia in quella che gli chiedeva di sollevare la questione di legittimità costituzionale del nuovo articolo 18 della legge 157/92, valido soltanto in caso di sospensione integrale del calendario.

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