Fondazione Una contro la campagna “Niente giustifica la caccia”

Fondazione Una contro la campagna Niente giustifica la caccia

In risposta alla campagna “Niente giustifica la caccia”, la Fondazione Una chiede alla Fondazione Capellino e ad Almo Nature di rispondere alle sue domande sulla produzione di cibo per animali.

Alla Fondazione Una non è andata granché giù la campagna “Niente giustifica la caccia” promossa dalla Fondazione Capellino (è quella che ha commissionato i due sondaggi a Ipsos e all’Istituto Piepoli) e dall’azienda controllata Almo Nature, che vende cibo per animali (è nota per essere stata la prima a proporre alimenti umidi con ingredienti al 100% Hfc, ossia in origine idonei al consumo umano).

Visto che ancora non sono arrivate risposte alle domande sulla produzione del mangime (nella vetrina online se ne trova in abbondanza a base di carne e di pesce), la Fondazione Una ha deciso di rivolgersi pubblicamente ai due interlocutori, chiedendo loro: «Quanti animali utilizzate, in un anno, per fare business?»; «Da dove provengono questi animali che alimentano il vostro business?»; «In quali allevamenti vengono uccisi, e da quali nazioni importati?»; «Quali sono le garanzie sanitarie riconosciute per animali [che eventualmente provengono] dall’esterno dell’Unione europea?».

La Fondazione Una chiede «risposte chiare e dati verificabili»: la condanna della caccia «non può essere un diversivo».

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