Di nuovo rinviato il voto degli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia

Di nuovo rinviato il voto degli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia
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Neppure nella settimana che s’apre lunedì 20 le commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato si riuniranno per avviare le procedure di voto degli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia.

Sembra di leggere sempre la stessa notizia, ma in realtà è diversa, diversa perché intanto il tempo passa, e neppure nella settimana che s’apre lunedì 20 le commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato si riuniranno per avviare le procedure di voto dei 2.084 emendamenti con cui i partiti intendono modificare l’impianto della riforma della legge sulla caccia firmata dai capigruppo del centrodestra.

È la quinta settimana consecutiva in cui le due commissioni nelle quali il ddl 1552 è incardinato, l’ottava e la nona, non lavoreranno insieme: l’ultima seduta congiunta, quella in cui i gruppi parlamentari finirono d’illustrare gli emendamenti, risale infatti alla tarda serata del 17 settembre (e per l’orario della convocazione l’opposizione protestò molto: temeva che fosse una strategia per accelerare).

Mentre il clima s’accende (nelle scorse ore la Lipu ha lanciato una petizione rivolta direttamente a Giorgia Meloni, invitandola a suggerire alla maggioranza di ritirare la riforma; e il Wwf ha parlato di «stretta correlazione» tra caccia e bracconaggio), di nuovo il mondo venatorio non può che far ricorso a ogni grammo della pazienza che lo connota: sarà necessario averne in abbondanza, considerato che sta per iniziare la sessione di bilancio, che nelle prossime settimane calamiterà gran parte dell’attenzione dei parlamentari.

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