Lollobrigida: riforma ha superato sentenza del Tar Lombardia sui valichi montani

Lollobrigida riforma ha superato sentenza del Tar Lombardia sui valichi montani
Francesco Lollobrigida con Giancarlo Giorgetti, ministro del Tesoro • © Alessia Pierdomenico

Intervenuto nel corso del question time in risposta a un’interrogazione dell’Alleanza Verdi-Sinistra, il ministro Lollobrigida ha detto che l’ultimo intervento del parlamento sulla legge 157/92 ha superato la sentenza del Tar della Lombardia sul divieto di caccia in prossimità dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie.

Alla base della sentenza del Tar della Lombardia, che aveva vietato la caccia in prossimità di tutti i 475 valichi montani interessati dalle rotte migratorie, c’era la vecchia formulazione della legge 157/92, che poteva avere un senso all’inizio degli anni Novanta, «all’epoca d’una pressione venatoria altissima [e] di una caccia generalista poco specializzata, per la maggior parte orientata [alla] piccola avifauna migratoria»; il parlamento è intervenuto per adeguare il quadro al nuovo contesto, e in attesa del decreto del governo (per prepararlo ha tempo fino al 19 marzo) è legittima la delibera con cui giunta e consiglio regionale hanno rimodulato le restrizioni sul territorio di competenza: così nel corso del question time Francesco Lollobrigida, il ministro dell’Agricoltura, ha risposto all’interrogazione formulata da Devis Dori, deputato dell’Allenza Verdi-Sinistra.

Come già Calderoli nel corso della discussione della riforma, Lollobrigida ha ribadito che la normativa europea non vieta la caccia in prossimità dei valichi montani; il divieto era tipicamente italiano, e «a causa di una certa indeterminatezza [..] aveva dato adito a una perimetrazione frammentaria, non sempre basata su dati scientifici aggiornati e spesso informata a criteri disomogenei».

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