Il Movimento 5 Stelle e l’Alleanza Verdi-Sinistra propongono di accorciare la durata della licenza di porto d’armi, e di impedirne il rilascio sopra i settantacinque (o i settanta) anni.
Gli emendamenti del Movimento 5 Stelle hanno una doppia funzione: ostacolare la riforma della legge 157/92 promossa dalla maggioranza di centrodestra, e rendere più difficile l’esercizio della caccia; come quella sull’innalzamento dell’età minima, ne è un esempio trasparente la proposta di ridurre la durata della licenza di porto d’armi venatorio, e di vietarne il rilascio a chi ha più di settantacinque anni.
Sono due, 1.4 e 15.22, prime firmatarie le senatrici Sabrina Licheri e Dolores Bevilacqua, gli emendamenti orientati in questa direzione: il Movimento 5 Stelle vuole accorciare a un triennio (adesso, dopo il recepimento della direttiva europea sulle armi, dura un quinquennio) la validità della licenza di cui sono titolari i cacciatori più giovani, poi dal compimento del sessantesimo (o del sessantacinquesimo) anno d’età farla scadere dopo dodici mesi, e in parallelo impedire ai cacciatori più anziani di andare a caccia.
È ancora più dura la proposta dell’Alleanza Verdi-Sinistra (emendamento 15.6, di Cucchi, De Cristofaro e Magni le firme), che vuole abbassare l’età massima addirittura a settant’anni, e per tutti ridurre la durata della licenza a un biennio.
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