Il numero 3 del 2025 della rivista trimestrale Beccacce che Passione è in edicola. 96 pagine dedicate alla cinofilia venatoria, alla caccia alla beccaccia, alle attrezzature e ai prodotti per i cacciatori cinofili.
In vista della prossima stagione di caccia, il nuovo numero di Beccacce che Passione (numero 3 luglio-agosto-settembre 2025, in edicola dal 30 giugno) propone una rassegna delle novità che le aziende hanno presentato al pubblico, tra febbraio e maggio, in occasione delle principali fiere di settore dedicate ai cacciatori cinofili.
A questa vetrina si affiancano i test del Benelli 828 S Ai Beccaccia calibro 12/76, della B&P Mygra Beccaccia Bismuth calibro 12/70, delle Nsi Superfine Bismuth Upland e Short Range sempre in calibro 12 e degli strozzatori Iron Armi Trino calibro 12 studiati per ottimizzare le rosate quando si utilizzano cartucce atossiche, tutti a firma di Simone Bertini. Giuseppe Cerullo propone invece un approfondimento sulle polveri per il calibro 28 adatte a cartucce dedicate alla caccia alla beccaccia.
Cinofilia venatoria in primo piano
Dopo anni, il sodalizio tra il Club della Beccaccia e il Trofeo Gramignani si è rinnovato e rafforzato. Il club ha infatti ripreso in mano le redini di quello che è considerato uno dei trofei più prestigiosi negli ambienti della cinofilia. Il Gramignani 2024/2025, scrive Valerio Nicolucci, è stato un buon banco di prova per valutare il nuovo regolamento messo a punto dalla commissione cinofila del club che, prima di tutto, ha voluto restituire il Gramignani ai cacciatori.
Anche Fibec è impegnata nell’organizzazione e nella sponsorizzazione di prove cinofile che intendono essere non solo test per gli ausiliari, ma anche momenti di crescita per vivere la caccia in una forma nuova e più consapevole. Giovanni Forza e Francesco Rotunno informano sulle attività dedicate alla cinofilia messe in campo dalla Federazione italiana beccacciai.
L’articolo di Adriano Voltolin, inoltre, si concentra su una delle qualità che non devono mancare all’ausiliare. L’avidità nella cerca è una dote del cane senza la quale non si può fare letteralmente nulla sul piano venatorio, ma che nemmeno deve divenire la qualità sulla quale si basa il giudizio sul medesimo soggetto.
L’ultima parola è poi quella di Felice Modica che scrive la sua lode al campano. Senza esporre ragioni assolute e pur avendo utilizzato felicemente il beeper per molto tempo, l’autore ha fatto una scelta di cuore mettendo il campano al collo della sua Coco. «Roba di vacche e cavalli, un suono antico che non disturba troppo», che non rovina la quiete della natura e soprattutto la sua di quiete…
Varchiamo i nostri confini
Un colloquio che Rossella Di Palma ha intrattenuto con un cacciatore cinofilo francese mette in luce sostanziali analogie e alcune differenze tra la caccia con il cane da ferma, in particolare alla beccaccia, praticata in Italia e in Francia. Stesse problematiche legate al costante calo della piccola selvaggina stanziale e norme differenti che regolano l’attività venatoria. Ma ha lo stesso peso, nella pratica, il personale approccio del singolo cacciatore alla beccaccia e al bosco.
E restiamo sempre in Francia passando la parola a Bruno Meunier, presidente del Club national des bécassiers, che risponde all’articolo di Philippe Vignac (che rappresenta invece i cacciatori che aderiscono al progetto “La chasse de la bécasse des bois”), pubblicato sullo scorso numero di Beccacce che Passione. Un’ulteriore testimonianza di quanto anche in Francia il dibattito sulla beccaccia e sulla sua caccia sia un tema caldo: opinioni a confronto.
Pointer, bracco francese e kurzhaar sotto la lente
Montagne, pointer e beccacce è il titolo dell’articolo di Gianfranco Guidali. La montagna è severa nel selezionare uomini e cani. Ma se il nostro pointer possiede tutte le qualità naturali richieste a un buon cane da ferma, si adatta facilmente a tutti i selvatici, a tutti i terreni e a qualsiasi clima. Sta a noi, infatti, farne uno specialista sul tipo di selvatico che prediligiamo cacciare e renderlo utile al fucile.
Dagli inglesi ai continentali. È sul bracco francese il focus di Viviana Bertocchi, che ha intervistato anche Giacomo Ghirardo, allevatore dei francesi tipo Pirenei (affisso della Trexenda). Con i suoi bracchi, di cui apprezza in particolare la polivalenza, Ghirardo caccia dalle starne in zone collinari alla tipica alpina, alla beccaccia nel bosco per passare poi in scioltezza ad allenamenti su quaglie e starne in pianura e anche sui beccaccini. Ausiliari a tutto tondo.
E ancora Viviana Bertocchi e Samuele Frigerio inseguono beccacce e forcelli con i bracchi tedeschi, guidati da Germano Gatti, classe 1939, che offre una preziosa testimonianza dell’efficienza del kurzhaar, un cane che è energia pura, eleganza in corsa, concretezza sul terreno.
Le vostre lettere e le vostre foto
Completano il nuovo numero di Beccacce che Passione, immancabilmente, le vostre lettere e le vostre foto, i consigli della dottoressa veterinaria Federica Pesce, che risponde ai vostri dubbi e alle vostre richieste di chiarimento circa la salute e la cura dei vostri cani, e il focus della dottoressa veterinaria Rossella Di Palma che spiega come l’efficienza dell’olfatto canino possa essere condizionata da eventuali problematiche dentarie. Buona lettura.
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