Caccia a moriglione e pavoncella, ok della Toscana

Caccia a moriglione e pavoncella: pavoncella in ambiente acquatico
© Kalle Pihelgas / shutterstock

La giunta Giani autorizza la caccia a moriglione e pavoncella dal 19 settembre al 31 gennaio.

Il prelievo non costituisce un fattore di criticità per le due specie: e dunque la giunta Giani modifica il calendario venatorio della Toscana consentendo la caccia a moriglione e pavoncella nel periodo compreso tra il 19 settembre e il 31 gennaio. “Il miglioramento ambientale e la conservazione degli habitat” si legge nella delibera “sono obiettivi legislativi e amministrativi permanenti in Toscana”; a perseguirli “sono destinate le risorse provenienti dalle quote d’iscrizione agli Atc”. Ciò è “di fatto una forma di piano di gestione” che di per sé legittima il prelievo.

Saranno cacciabili massimo 1.000 pavoncelle e 400 moriglioni; carniere identico per le due specie, massimo due abbattimenti al giorno e dieci a stagione per ogni cacciatore. Sarà obbligatorio registrare il prelievo sull’app TosCaccia immediatamente dopo che si sia accertato l’abbattimento. E la giunta potrà decidere di sospendere la caccia alla pavoncella una volta raggiunta quota 900 abbattimenti.

Anche se il Tar è di diverso avviso, per disporre variazioni all’elenco delle specie cacciabili c’è bisogno di un atto formale della presidenza del consiglio: non sono sufficienti una modifica all’Accordo Aewa né una nota del ministero dell’Ambiente. Per di più, visto che se non ufficialmente recepito l’Accordo Aewa non ha efficacia vincolante, la Direttiva Uccelli considera le due specie ancora cacciabili; lo confermano l’ordinanza del Consiglio di Stato sul caso Puglia 2019 e la recente sentenza del Tar delle Marche, che ha sottolineato che l’esistenza di un piano d’azione internazionale per la pavoncella ne legittima il prelievo.

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