Stefano Vaccari e Andrea Gnassi, deputati del Partito democratico, segnalano che la gestione del lupo in Italia ormai è irrinunciabile.
In alcune aree la specie, in sovrannumero, «crea problemi di sicurezza», arreca «danni ingenti agli allevatori e agli insediamenti rurali» e talvolta preda animali d’affezione: Stefano Vaccari e Andrea Gnassi, deputati del Partito democratico, commentano il voto della Camera sull’abbassamento dello stato di protezione del lupo segnalando che la sua gestione, come quella degli ibridi nati dagli accoppiamenti con i cani, «non è più rinviabile».
Vaccari e Gnassi segnalano che è il territorio a chiedere a Roma di muoversi: ormai molti sindaci e amministratori locali «invitano governo e parlamento ad assumere iniziative concrete»; è necessario «intervenire evitando conflitti» e «superando le posizioni ideologiche e propagandistiche sia delle destre sia degli animalisti».
Non ha più senso escludere forme attive di gestione: pertanto il Partito democratico ha presentato un disegno di legge che, potenziando sia le operazioni di prevenzione e di monitoraggio sia i risarcimenti agli allevatori, prevede anche «sterilizzazioni e catture» sulla base «delle indicazioni europee e delle valutazioni della scienza».
Per Vaccari e Gnassi uno solo è l’errore che la politica non può più permettersi di commettere: sarebbe tragico «rimanere fermi e attendere gli eventi».
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