Specie cacciabili in Piemonte, mezza marcia indietro

specie cacciabili in piemonte: cacciatore di spalle con fucile a tracolla
© Sergey Chuyko / shutterstock

L’accordo maggioranza-opposizione per superare l’ostruzionismo sacrifica parte della riforma sulle specie cacciabili in Piemonte.

L’ostruzionismo delle opposizioni, oltre 5.700 gli emendamenti presentati al ddl 83/2020, ha costretto la maggioranza di centrodestra a concedere qualcosa sulle specie cacciabili in Piemonte. Anzi, forse più di qualcosa: se il provvedimento arriverà intatto in fondo al binario, torneranno cacciabili soltanto sette specie delle quindici attualmente protette. Facendosi interprete dell’accordo politico, l’assessore Maurizio Marrone ha infatti reso noto che saranno stralciati otto nomi. Non è l’unico compromesso: la maggioranza è disposta a ridurre anche l’orario della caccia di selezione, originariamente estesa da due ore prima dell’alba a due ore dopo il tramonto.

Si attende dunque il testo degli emendamenti per capire quali specie resteranno non cacciabili. Le quindici coinvolte sono fischione, canapiglia, mestolone, codone, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, moriglione, combattente, allodola, merlo, pernice bianca e lepre variabile.

Il consiglio è convocato oggi pomeriggio e nell’intera giornata di mercoledì e giovedì, ma in molti pronosticano lo slittamento del voto finale alla prossima settimana. Già nei prossimi giorni si capirà comunque quale sarà il risultato.

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