Rinviata la decisione sulla chiusura della caccia al germano reale in Veneto

Rinviata la decisione sulla chiusura della caccia al germano reale in Veneto
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Manca la notifica del ricorso a buona parte delle associazioni venatorie riconosciute: il Tar del Veneto ha rinviato a fine novembre la decisione sull’eventuale anticipo della chiusura della caccia al germano reale.

Le modifiche disposte con la legge di bilancio 2025 cominciano a produrre i primi effetti: il Tar del Veneto (ordinanza 389/25) ha applicato la nuova formulazione dell’articolo 18 della legge 157/92 (quello rilevante è il quarto comma), e stabilito di rinviare al 27 novembre la decisione sull’eventuale anticipo della chiusura della caccia al germano reale, al momento fissata al 31 gennaio.

La motivazione è trasparente: la sigla che contesta il calendario venatorio regionale (il suo nome è, fatto insolito, coperto dagli omissis; non è un cittadino privato, si capisce dal riferimento al rappresentante legale) aveva infatti notificato il ricorso soltanto alla Federcaccia; ma dalla fine dell’anno scorso la legge recita che «in caso di impugnazione del calendario le associazioni venatorie riconosciute sono parti necessarie del giudizio».

Il Tar ha concesso dieci giorni per la notifica del ricorso a Libera Caccia, Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia, Anuu migratoristi ed Eps, altri venti per il deposito della ricevuta; poi se ne riparlerà tra quasi tre mesi.

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