La 6ª edizione del bilancio sociale racconta che nel 2024 le iniziative della Federcaccia hanno generato un valore superiore ai tre milioni di euro.
3.261.932 euro, un numero che scritto per esteso – tre milioni duecentosessantunomila novecentotrentadue – fa ancora più effetto: a tanto, secondo la società esterna che ha effettuato il calcolo, ammonta il valore generato nel 2024 dalla Federcaccia, che nel corso dell’assemblea straordinaria di Roma ha pubblicato la sesta edizione del proprio bilancio sociale.
Le iniziative censite sono 615, ripartite in tre macrocategorie: 305 sociali, 117 ambientali, 193 strettamente legate alla caccia, non calcolate nel bilancio. Le iniziative sociali, tra le quali spiccano le 173 attività formative, hanno generato un impatto di 1.727.464 euro, pari a una media di 5.664 euro ciascuna; è molto più alta la media del valore generato dalle iniziative ambientali (13.115 euro, per un totale di 1.534.468 euro), nelle quali accanto alla gestione faunistica (53%) e alle operazioni di salvaguardia (38%) la sorveglianza sanitaria occupa uno spazio ridotto (9%) ma non marginale.
Rispetto al 2023 l’impatto sociale complessivo aumenta del 7,6% e, «confermando il ruolo centrale della Federcaccia nella promozione di una caccia sostenibile, dimostra con dati oggettivi che la caccia rappresenta non un costo per la società, ma una risorsa di primaria importanza».
Nel corso dell’assemblea nazionale la Federcaccia ha inoltre assegnato il premio di Cacciatore dell’anno a Dario Mattiauda, iscritto alla sezione provinciale d’Imperia, per il suo ruolo decisivo nel ritrovamento d’Allen, il bambino che nello scorso luglio si perse nei boschi di Ventimiglia.
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