Peste suina africana in Lombardia, nuova geografia delle restrizioni

Peste suina africana in Lombardia, nuova geografia delle restrizioni: cinghiale
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Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza con cui, per circoscrivere la diffusione della peste suina africana in Lombardia, modifica il perimetro delle zone soggette a restrizioni.

Dieci comuni in zona di restrizione I, ventuno in zona di restrizione II, quarantadue in zona infetta, e tredici (Motta Visconti, Bersate, Morimondo, Ozzero, Abbiategrasso, Vernate, Rosate, Calvignasco, Bubbiano, Gudo Visconti, Casarile, Vermezzo con Zelo, Albairate) ricadono in provincia di Milano: l’ordinanza 105 firmata da Attilio Fontana, presidente della giunta regionale, perimetra così il territorio soggetto a restrizioni per contenere la diffusione della peste suina africana in Lombardia.

Il provvedimento s’è reso necessario dopo la conferma d’alcuni casi di positività al virus nei cinghiali del Parco del Ticino; Fontana sottolinea comunque che da quasi un mese e mezzo non si sono registrati focolai negli allevamenti suinicoli.

Nei territori soggetti a restrizioni vigono le misure stabilite dalla quinta ordinanza del commissario straordinario Vincenzo Caputo; la Regione intende massimizzare le possibilità d’abbattimento del cinghiale, sia a caccia sia in controllo, per raggiungere gli obiettivi previsti dal piano e, riducendo la presenza della specie, arginare la diffusione del virus.

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