Peste suina africana in Emilia Romagna, la strategia dell’assessorato

Peste suina africana in Emilia Romagna, la strategia dell’assessorato: cinghiale su neve
© Mircea Costina / shutterstock

Nel corso d’un incontro con i rappresentanti delle Province l’assessore regionale Mammi ha chiarito alcuni aspetti della strategia con cui la giunta intende combattere la diffusione della peste suina africana in Emilia Romagna.

Per circoscrivere la zona in cui è diffusa la peste suina africana in Emilia Romagna (al momento sono due le positività accertate, entrambe nel Comune d’Ottone, provincia di Piacenza) la giunta regionale ha deciso di destinare alle Province, responsabili del coordinamento e dell’attuazione delle operazioni di controllo faunistico, un milione e centomila euro (600.000 per il 2023, 500.000 per il 2024).

In parallelo, i due milioni che nel dicembre 2022 s’era deciso d’impiegare per le operazioni della struttura commissariale saranno destinati a rafforzare le operazioni di riduzione della presenza del cinghiale. Lo ha detto Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura, nel corso dell’incontro con i rappresentanti degli enti locali.

La giunta sta inoltre valutando come declinare la strategia regionale su scala locale: allo studio l’impiego di bioregolatori, coadiutori, trappole, gabbie e chiusini; e non s’esclude che si ricalcoli l’ammontare dei piani di controllo.

L’obiettivo dichiarato è tenere al sicuro gli allevamenti di suini, che rappresentano una delle eccellenze produttive dell’Emilia Romagna; per gli interventi a difesa del settore la giunta ha già destinato otto milioni, cui prossimamente se ne aggiungeranno altri cinque.

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