Neppure nell’ultima settimana d’ottobre l’ottava e la nona commissione del Senato voteranno gli emendamenti con cui le forze politiche intendono modificare l’impianto della riforma della legge sulla caccia promossa dai capigruppo di maggioranza.
Prima di novembre l’ottava e la nona commissione del Senato non inizieranno a votare neppure uno dei 2.084 emendamenti alla riforma della legge sulla caccia con i quali i parlamentari intendono modificare l’impianto della proposta firmata dai capigruppo di maggioranza: per capirlo è sufficiente controllare il calendario delle convocazioni di questa settimana.
Considerato che siamo ancora all’inizio del percorso (all’esame in commissione seguirà quello in aula; poi replay alla Camera, e basterà anche un unico ritocco per rendere necessario un passaggio ulteriore al Senato), che sta per iniziare la sessione di bilancio e che lasciando l’iniziativa ai gruppi parlamentari il governo Meloni ha scelto d’escludere le vie più brevi, è molto improbabile che, ammesso che arrivi a destinazione, questa riforma riesca a incidere sulla stagione in corso.
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