Leupold VX-5HD 3-15×56 CDS-ZL2

Oltre al segmento premium, il mercato delle ottiche ne propone uno entry level e uno intermedio. Quest’ultimo è forse il più difficile, quello in cui le aziende produttrici devono mettere in gioco tutte le proprie competenze per fornire qualità tenendo sotto controllo i costi di produzione. A volte ci riescono particolarmente bene

Leupold VX-5HD 3-15x56 CDS-ZL2

Leupold VX-5HD 3-15×56 CDS-ZL2 esteticamente ricalca tutta la produzione dell’azienda di ultima generazione, con l’anello dorato posto in prossimità della campana dell’obiettivo, ma rappresenta un lieve passo indietro rispetto alla corsa che ha caratterizzato l’ultimo decennio, quella dei dispositivi esasperati, con fattori di zoom pari a 6-8x e pure oltre. Questa corsa ha senz’altro contribuito a migliorare le performance ottiche di cristalli e trattamenti superficiali, ma si è dimostrata un po’ fine a se stessa. Forse addirittura miope. Per quanto versatili, infatti, i cannocchiali contraddistinti da un elevato rapporto d’ingrandimento (o fattore di zoom) presentano alcuni limiti e, soprattutto, richiedono qualche compromesso non sempre gradito all’utilizzatore.

Quindi Leupold ha deciso di fare questo passo indietro, introducendo nella sua gamma (che già include ottiche 2, 3 e appunto 6x) una linea con un fattore zoom di “solo” 5x. Figlia dei suoi tempi, la serie VX-5 offre tutto il meglio della produzione Leupold più recente e presenta addirittura una miglioria, la seconda versione della torretta balistica Custom Dial System (CDS), che ora guadagna la sigla ZL2 che sta per ZeroLock 2. Ma procediamo con ordine.Leupold VX-5HD 3-15x56 CDS-ZL2

La gamma e le sue caratteristiche

La linea VX-5 è composta da un totale di sei modelli: 3-15×56, 3-15×44, 1-5×24, 2-10×42, questi ultimi due in allestimento con o senza torretta balistica. L’offerta va a coprire virtualmente tutti gli scenari operativi. Nel corso del nostro test, effettuato in poligono, abbiamo utilizzato l’allestimento 3-15×56 HD. Il suo nome completo indica in maniera inequivocabile come monti lenti ad alta definizione e bassa dispersione. Le prestazioni sono garantite dal trattamento Guard-Ion, in grado di proteggere le lenti esterne dalla pioggia, dallo sporco e dai sempre possibili danni prodotti da un uso rude sul campo, e dal Twilight Max Light Management System, che garantisce invece minimi livelli di assorbimento della luce e ottime performance all’alba e all’imbrunire.

I tanti pregi della CDS LZ2

Interessantissima la torretta, che in due sole rotazioni consente di effettuare variazioni nell’intervallo di 38 Moa. Il campo di regolazione è comunque esteso a 75 Moa, sia in alzo sia in deriva, anche grazie al diametro del tubo, 30 millimetri.

Ogni click corrisponde a una variazione di un quarto di Moa del punto d’impatto. La torretta si può azzerare asportando e poi riposizionandone la copertura e, quel che più ci è parso interessante, presenta un blocco al punto zero. Per spostarsi da questa posizione è necessario premere il pulsante di blocco, non può essere quindi un’azione involontaria. Una volta che la rotazione abbia passato il primo giro, il pulsante scompare dalla vista così da darne un’immediata conferma visiva. La torretta, peraltro, può essere sostituita con quella personalizzata offerta gratuitamente da Leupold (e dal suo importatore italiano, Paganini). Una volta comunicati i dati del caricamento selezionato, il produttore spedirà all’acquirente la sua torretta personalizzata, che terrà conto di calibro, tipologia e peso di palla, coefficiente balistico, velocità e distanza dell’ottica dall’asse della canna in condizioni ambientali standard. L’azzeramento è praticabile anche sulla torretta della deriva, semplicemente sollevandola e posizionando l’indice inciso sul tubo dell’ottica in corrispondenza dello zero della stessa (sistema PopUp Rezero). In questo caso, la torretta è coperta da un coperchio in alluminio a tenuta stagna.

La terza torretta è invece dedicata alla regolazione della parallasse (registrabile tra 35 e 600 yarde, oltre questo limite compare l’impostazione “infinito”) e incorpora il pulsante per l’accensione, lo spegnimento e la regolazione del punto rosso. Successive pressioni consentono di regolare ciclicamente l’intensità del punto. Il reticolo è del tipo che in Leupold è chiamato FireDot duplex. La circuitazione elettronica include un sensore di movimento (MST – Motion Sensor Technology) che disattiva il sistema dopo 5 minuti di inattività.

Lo chassis del VX-5 è realizzato in alluminio aeronautico 6061-T6, sigillato e a tenuta stagna. Una miscela di gas inerte (argon e krypton) elimina la possibilità di appannamento delle lenti interne in caso di shock termico. Per concludere, va evidenziata una caratteristica che raramente viene messa in evidenza. Il produttore fornisce a tutti i suoi prodotti una garanzia illimitata, anche in caso di cambi di proprietà.

Sicuramente è un ottimo servizio che si affianca ai pregi intrinseci di carattere ottico, elettronico e meccanico che accompagnano i prodotti Leupold della serie VX. Questi prodotti svettano nel segmento delle ottiche intermedie con un rapporto tra la qualità offerta e il prezzo decisamente vantaggioso per l’acquirente.

La scheda

  • Produttore: Leupold & Stevens
  • Modello: VX-5HD 3-15×56 CDS-ZL2
  • Ingrandimento: 3-15x
  • Diametro obiettivo: 56 mm
  • Diametro pupilla d’uscita: 18,7-3,7 mm
  • Reticolo: FireDot Duplex illuminato
  • Campo visivo (a 100 metri): 12,7-2,5 metri
  • Peso: 632 grammi
  • Lunghezza: 343 mm
  • Diametro tubo centrale: 30 mm
  • Prezzo: 1.455 euro
  • Info: www.paganini.it / mail@paganini.it