Eleonora Evi, Antonella Forattini e Patrizia Prestipino, deputate del Partito democratico, hanno firmato un’interrogazione al governo sullo stato d’attuazione della legge nazionale sulla caccia, la 157/92.
Dal 2009 i governi (ne sono cambiati nove: Berlusconi IV, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte I, Conte II, Draghi, Meloni) hanno trascurato di presentare la relazione annuale sullo stato d’attuazione della legge nazionale sulla caccia, la 157/92; ora, nei giorni in cui si discute la riforma promossa dalla maggioranza di centrodestra, tre deputate del Partito democratico (l’interrogazione la firmano Eleonora Evi, Antonella Forattini e Patrizia Prestipino) chiedono di mettere fine a «un ritardo inaccettabile, aggravato da profondi mutamenti ambientali e dall’aumento di criticità legate alla gestione della fauna selvatica», in particolare «degli ungulati», e di dettagliare la situazione dell’ultimo triennio, quello coperto dalla legislatura attuale.
Non è l’unica richiesta: il Partito democratico, infatti, invita il governo Meloni a rivedere la composizione del comitato tecnico faunistico-venatorio (ricostituendolo dopo l’abolizione decisa nel 2012, il ministro dell’Agricoltura ha «fortemente ridotto la sua rappresentatività») e a riaprire un tavolo di confronto con tutte le categorie interessate: per aggiornare la legge «senza snaturarne i principi» serve «un approccio integrato e condiviso», basato su «una fotografia chiara e aggiornata della realtà».
Scopri le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.
