Il Wwf contro la Lombardia: «Esempio negativo» nella lotta al bracconaggio

Il Wwf contro la Lombardia «Esempio negativo» nella lotta al bracconaggio
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Il Wwf ritiene che le modifiche («ventotto negli ultimi dieci anni») cui la Lombardia sta sottoponendo la normativa regionale sulla caccia rappresentino un esempio negativo nella lotta al bracconaggio.

Indebolendo il sistema dei controlli e autorizzando pratiche, come la caccia in deroga allo storno e al fringuello (l’ha sospesa il Consiglio di Stato), che «non solo non contrastano il bracconaggio, ma lo favoriscono», la Lombardia si pone come «esempio negativo» per tutta l’Italia: è durissima la nota con cui il Wwf fa capire che i movimenti intorno alla legge di bilancio hanno riacceso la discussione sull’apparato normativo locale e nazionale.

La politica, scrive il Wwf, non deve cedere alle pressioni di chi chiede di ridurre i controlli né favorire concessioni «alle lobby venatorie»: ridurre («smantellare») le tutele per la fauna selvatica rende «più difficile» contrastare gli illeciti, tanto più gravi nel momento in cui dietro il bracconaggio (un reato che «danneggia la biodiversità, la salute umana e l’economia legale») sono comparse «organizzazioni criminali che hanno capito che investire in questo settore significa fare affari d’oro rischiando pochissimo».

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