Neppure nella settimana di Natale le commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato procederanno al voto degli emendamenti alla riforma della legge sulla caccia promossa dai capigruppo del centrodestra.
A meno di un sussulto tra il 29 e il 31 dicembre (è una boutade: saranno i giorni decisivi per l’approvazione della legge di bilancio, che – tipico – sta creando attriti tra le forze che compongono la coalizione di governo), il 2025 non vedrà il voto di nemmeno uno dei 2.084 emendamenti alla riforma della legge sulla caccia promossa dai capigruppo del centrodestra.
Al momento – ma diventeranno almeno quindici – le settimane di stallo salgono a quattordici: nel calendario delle commissioni Ambiente (esaminerà, vicina la scadenza e pochi i nodi politici, la proposta del ministro Pichetto Fratin, che per la presidenza dell’Ispra ha designato l’ex senatrice Alessandra Gallone) e Agricoltura per la prossima settimana, quella di Natale e nella quale perlomeno lunedì e martedì si lavora, la caccia non c’è.
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