Fair Iside Vintage Safari, il nostro test

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Disponibile in 4 diversi allestimenti, la carabina express Fair Iside Vintage Safari è un’arma moderna dotata di molti accorgimenti che ne fanno uno strumento preciso, sicuro e affidabile. La versione Vintage presenta una piacevole impostazione retrò con cani esterni.

Fair Iside Vintage Safari, un’idea con una storia. Con la parola express, a volte sostantivo, a volte aggettivo, si identifica una tipologia di azione molto in voga in anni passati che mantiene una sua nicchia di appassionati ancora oggi. Appassionati di cacce africane – di cui profumano specialmente gli express a canne giustapposte – ma pure di nostrane battute al cinghiale. Il nome deve il suo successo a un’arma presentata da James Purdey nel 1856, The express train, un fucile che vantava prestazioni balistiche (si parla di velocità alla volata) decisamente rilevanti per quei tempi. Lo stesso termine è stato più volte utilizzato per identificare una famiglia di calibri pensati per sviluppare velocità elevate, anche nella variante rafforzativa Nitro Express. Da questi esordi, il termine è passato a identificare un’intera famiglia di fucili basculanti, quella della carabina express, sintesi di maneggevolezza e potenza.

Bigger is better (più grande è meglio), per rimanere linguisticamente nell’Inghilterra di Purdey, è una massima che non mi ha mai trovato d’accordo. Sono fermamente convinto che la potenza senza cervello – si legga il corretto piazzamento del colpo – non sia efficace. Anzi, può addirittura risultare dannosa. Ma è innegabile che in certi contesti, come la caccia ai dangerous game africani, l’energia non è mai troppa considerando la posta in gioco. Ed è in questo contesto che la carabina express ha fatto la sua fortuna. Per insidiare i selvatici più coriacei e resistenti, infatti, si è sempre fatto affidamento su armi potenti (la differenza la fa il calibro) e affidabili.

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Le virtù di una carabina express

Un’arma a due canne, giustapposte o sovrapposte che siano, fornisce un quid di sicurezza in più; intanto perché garantisce la massima rapidità d’ingaggio in virtù della propria compattezza. In secondo luogo perché è perfettamente ridondante, fornita di due canne, quindi di altrettanti percussori in grado di essere azionati da due distinte azioni di scatto. Alla peggio, per difetto dell’innesco o guasto della meccanica, il cacciatore sfortunato potrà sparare almeno un colpo; cosa non scontata con una carabina bolt action. Nel migliore dei casi, invece, l’utilizzatore potrà esplodere due colpi in rapida successione senza doversi preoccupare di camerare una nuova cartuccia. Un benefit indiscutibile quando ci si trovi in situazioni dove è in gioco anche la vita del cacciatore.

Il fascino che emanano queste armi – protagoniste di tante avventure letterarie – ha fatto sì che ne venisse esteso l’utilizzo anche a forme di caccia dove potenza e maneggevolezza sono doti apprezzabili. Per esempio la battuta al cinghiale, animale per inciso piuttosto pericoloso.

Giustapposte o sovrapposte

Nel corso della mia ultima visita alla Fair di Marcheno ho voluto affiancare due tra gli express del produttore, in particolare due di quelli a canne giustapposte: i modelli Iside Safari e Iside Vintage Safari. Due dei quattro disponibili a catalogo, che include anche gli allestimenti EM e Prestige. Quattro versioni della stessa arma che, a partire dal modello Iside Safari di base, aggiungono gli estrattori manuali selettivi (allestimento EM), finiture di pregio e cartelle lunghe (Prestige) e i cani esterni (Vintage).

L’azienda ha una notevole riconoscibilità nel settore di questa tipologia d’arma, che declina anche nell’allestimento a canne sovrapposte, il modello Safari, a sua volta disponibile negli allestimenti 500, Fxw, De Luxe e Prestige.

Nonostante la carabina express abbia una quota di mercato molto limitata in Italia, specialmente in Francia e Spagna vende molto bene e ha uno stuolo di ammiratori. Specialmente in versione a canne sovrapposte, che da solo fa l’85% del mercato. Proprio la predominanza di questi due mercati, dove si privilegiano armi molto leggere e compatte, ha fatto sì che si sviluppasse una versione con canna molto corta (550 mm), il limite inferiore accettabile per il passo di rigatura caratteristico del calibro camerato nell’arma in prova, l’8×57 Jrs.

Fair è un’azienda moderna, in grado di produrre circa 18.000 pezzi / anno lavorando su tre turni al 70% della propria potenzialità. Alla produzione marchiata con il proprio nome (circa 15.000 pezzi) si affianca quella condotta per conto terzi. Realizza internamente da forgiato tutta la meccanica con moderni centri CNC che garantiscono la perfetta intercambiabilità dei componenti mentre canne e legni sono realizzati esternamente (per le canne i soli tubi). Questo perché, secondo il titolare Luca Rizzini, ognuno opera al meglio nel proprio segmento con investimenti e conoscenze ottimizzate.

Eleganza ed efficienza

Nella sua compattezza, l’Isde di Fair è molto elegante. Presenta una bascula monoblocco (nella versione standard) che nel caso della Vintage presenta uno zocchetto posteriore di chiusura fermato in posizione dal tirante del calcio. In entrambi i casi è lavorata per asportazione di materiale da blocchi di forgiato. Ai fini della manutenzione di questa carabina express e della sua robustezza non cambia niente. Cambia ovviamente la batteria, che nella carabina d’impianto più moderno presenta molle a spirale e cani interni con sistema di doppia monta di sicura, mentre nell’allestimento tradizionale i cani sono esterni.

Cambia anche la finitura: la bascula è realizzata in entrambi i casi in acciaio trilegato, cementato e temprato, ma in un caso è cromata tipo argento vecchio e presenta delle incisioni a triplice profondità eseguite al laser (scene di caccia), nell’altro è tartarugata in blu-nero. In questo caso sono assenti le incisioni. Il sistema di scatto è bigrillo nella versione a cani esterni, monogrillo nell’altra.

La sicura, disposta come consueto sulla coda della bascula, è manuale e blocca i meccanismi di scatto. La chiusura si affida a un tassello trasversale di grande dimensione su doppio rampone, azionato da una manetta d’apertura traforata e poi brunita.

Canne e legni

Per quanto riguarda le canne, sono realizzate in acciaio Um8 – Hd40 ad alta resistenza. Pesano circa 1.350 grammi e misurano 55 centimetri. Dispongono di estrattori manuali a grande sviluppo e di una bindella superiore da 7 millimetri, satinata anti riflesso, con la predisposizione per l’attacco dell’ottica. Le mire metalliche si avvalgono di una tacca a V e di mirino registrabile con inserto in fibra ottica di colore rosso. La convergenza è ottimizzata durante il processo di saldatura sui 50 metri ma è disponibile un registro che agisce su dei cunei, alla volata, ricoperto di una leggera saldatura a stagno che serve a preservare la corretta regolazione e inibisce al tempo stesso interventi fai-da-te. Per questo tipo di regolazioni è infatti raccomandabile affidarsi all’opera di un armiere esperto. La brunitura finale è di colore nero brillante, come enfatizzano le immagini a corredo di questo articolo.

Capitolo legni. Fair ha scelto per quest’arma un noce europeo di qualità superiore, adottando nella versione Vintage la configurazione bavarese con disegno anatomico per la pala (un profilo a schiena d’asino nella standard), un’astina a becco d’oca e un calciolo zigrinato nel medesimo materiale (in gomma nella versione standard). La finitura è a olio, lucida, così da garantire la repellenza all’acqua. La lop è di 368 mm.

L’arma costa 4.830 euro nella versione standard, 6.007 euro in quella Vintage ed è disponibile anche nei calibri 9,3×74, .30R Blaser, .30-06 Springfield, .270 Winchester, .308 Winchester, .243 Winchester e 7×57 R nella sola versione con i cani interni. Il peso varia di circa di 100 grammi a vantaggio di quest’ultima.

In poligono

Il test è stato realizzato nel tunnel interno del produttore, alla distanza di 50 metri, utilizzando le mire metalliche e caricamento commerciale Geco. É da notare che tutte le carabine di Fair vengono accompagnate dal foglio di taratura che ne certifica precisione e convergenza. La rosata si riferisce a due colpi sparati in rapida successione dalle due canne. I 20 mm evidenziati dal test sono più che soddisfacenti per un’arma da utilizzare su distanze tra il breve e il medio. Ho preferito effettuare il test con l’arma a cani esterni per dimostrare come un oggetto d’impostazione tradizionale ma di produzione moderna garantisca risultati assolutamente sovrapponibili ai sistemi più contemporanei.

In poligono la Iside ha confermato le impressioni di concretezza e precisione nella fattura che già erano emerse nella prova statica. Si tratta di un’arma non per tutti, inadatta al tiro selettivo, che però non manca di dare soddisfazione a chi la sappia impiegare nel contesto più idoneo e si lasci prendere dal fascino senza tempo dei cani esterni.

La scheda tecnica della doppietta express a cani esterni Fair Iside Vintage Safari

Produttore: Fair
Modello: Iside Vintage Safari
Tipo: express parallelo
Calibro: 8×57 Jrs
Lunghezza canna: 550 mm
Organi di mira: tacca di mira e mirino, predisposizione per il montaggio dell’ottica
Sicura: manuale a 2 posizioni
Materiali: acciaio trilegato, legni in noce europeo
Finiture: bascula tartarugata, calcio finito a olio lucido
Peso: 2.900 g
Prezzo: 6.007 euro
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