Effebi Delta Hp 410 calibro .410

Effebi Delta Hp 410

Che cosa può fare un cacciatore davanti a un albero di buttata pieno zeppo di animali di passo? Prendere di mira gli uccelli più raggruppati, magari con un combinato per sfruttare il calibro maggiore a volo su quelli incolumi che partono dai rami, oppure sparare agli uccelli più lontani con calibri minuti. Oppure, ed è una soluzione particolarmente intrigante, ricorrere al Delta Hp 410.

La caccia moderna si è andata vieppiù specializzando, non v’è dubbio alcuno su questa affermazione che vi propongo per una riflessione. Mi viene sempre da sorridere a pensare a quando calcavo boschi e forre emiliane con un sovrapposto da tiro nella caccia alla beccaccia: quello avevo e quello dovevo adoperare. Già allora esistevano fucili certamente più idonei, ma quello passava il convento. Eppure, complici i garretti buoni e la passione inesauribile, mi sono lo stesso divertito, magari contribuendo alla salvaguardia di alcune specie animali con i miei errori. In ogni caso anche qualche decennio fa c’erano i cacciatori che si dedicavano a cacce specialistiche con fucili adeguati alla bisogna. Penso alla caccia al capanno, praticata con quelli che venivano chiamati “fuciletti da capanno”; solitamente di piccolo calibro (36, 32 e 24, talvolta un 20 come garanzia di volume di fuoco). La finitura costruttiva era semplice e talvolta anche un poco rozza, ma l’efficacia incontrovertibile se utilizzati nella giusta maniera. Poi, con il nuovo millennio, anche i piccoli calibri, tra cui ha fatto insistentemente capolino sino a prendere piede il calibro .410 (o 36 magnum), ha di fatto promosso al ruolo di fucili (quasi) maggiori anche i piccoli calibri, ingenerando grandi soddisfazioni in alcuni e profonde delusioni balistico-venatorie in altri. Allora, dove sta la verità? Probabilmente l’antico adagio di guardare in mezzo è ancora valido; io stesso ho quasi abbandonato il calibro 12, eccezion fatta per gli anatidi e per la tipica alpina, a favore del calibro 20 e del 28, ma bisogna talvolta ragionare sull’uso che si fa del calibro e del fucile in relazione alla specie oggetto dei nostri desideri. Nell’ottica di una (ri)scoperta dei piccoli calibri, anche le cacce specialistiche sono oggetto di una profonda rivisitazione; il calibro è rimasto lo stesso, ma sono cambiate le munizioni – più performanti quelle odierne – e sono cambiati i fucili. Con questa prova vi vogliamo raccontare di un fucile che potrebbe fare la fortuna di tutte quelle persone appassionate della caccia al capanno, che sognano di ritrovarsi nel paradiso venatorio di un albero di buttata pieno zeppo di animali di passo. Che cosa può fare un cacciatore in quei frangenti? Prendere di mira gli uccelli più raggruppati, magari con un combinato per sfruttare il calibro maggiore a volo sugli uccelli incolumi che partono dai rami; oppure può scegliere di sparare a uccelli più lontani con calibri minuti e cartucce silenziate, nella speranza, sovente vana, di non spaventare con il rumore gli altri uccelli presenti sulle piante, oppure può ricorrere a una soluzione come il Delta Hp 410 che vi presentiamo.

Due colpi contemporaneamente

Il Delta Hp 410 è soltanto uno dei fucili della Effebi di Concesio (Bs), ditta che vende armi lisce, armi rigate e tutta una serie interessante di accessori (canne, calci, astine, bindelle, strozzatori, calcioli, mirini, accessori per la pulizia delle armi), nonché una gamma completa di pallini per armi ad aria compressa nel calibro 4,5 e 5,5 mm. Oltre al modello in prova denominato Hp 410, la gamma dei sovrapposti pieghevoli Delta comprende anche il Delta Slug, ideale per sparare palle asciutte, il Delta Shorty, dotato di canne cortissime da 52 centimetri, cilindriche e ideali per la caccia nel folto del bosco e per il recupero di selvatici feriti, e ancora il modello standard, disponibile in vari calibri quali il 12, 20, 28, .410 e 8, pure nella versione Deluxe con calciatura in legno di noce e incisione a laser su bascula cromata, e il modello combinato (20-28, 20-.410, 20-8, 28-.410, 28-8, .410-8). In pratica una gamma già completa, che trova nel fucile odierno un’ulteriore opzione di scelta per l’appassionato. Perché? Perché il Delta Hp 410 può sparare due colpi contemporaneamente, soddisfacendo le esigenze di chi si ritrova nelle condizioni di caccia al capanno già descritte.

Semplicemente robusto

Il Delta Hp 410 non si discosta assolutamente dal modello standard, se non per pochi particolari estetici. Non si può certo definire un fucile di lusso o particolarmente rifinito. Ma d’altro canto gli acquirenti del Delta non scelgono il fucile per le incisioni o le finiture particolarmente accurate; la scelta ricade su questo fucile per la praticità che deriva dall’utilizzo di un fucile sì spartano, ma affidabile e balisticamente molto valido. Nello spazio angusto di un capanno questo serve, non cero un legno venato o una bascula incisa che assolutamente nulla regalano alla vista in quel contesto e agli effetti pratici della cacciata. Spazio dunque alle finiture semplici e robuste del Delta. Innanzitutto il Delta Hp 410 è un fucile pratico; si piega quasi a metà e soltanto la lunghezza delle canne (76 cm) ne limita in parte la virtù. Il ponticello trova albergo e rifugio in un apposito scasso della porzione ventrale dell’astina stessa, più o meno a metà. Ovviamente un certo ingombro, seppur minore, permane, ma resta il fatto che un fucile pieghevole rappresenta un aspetto importante per chi cerca la comodità di trasporto. La bascula in CrMo4 è cementata e temprata e si presenta semplice alla vista: nella parte anteriore si nota una grossa vite (perno passante), in corrispondenza del punto di basculaggio con il foro corrispettivo del monobloc di culatta. La bascula è ricavata da un blocco di acciaio forgiato, finita brunita, e la chiusura del sovrapposto è ottenuta dal grosso rampone del monobloc che si impegna su un tassello che origina dal fondo di bascula. Una classica chiusura gardonese, semplice e affidabile. Come per i fucili della serie, la bascula accoglie il monobloc al suo interno come fosse in una culla aperta sul fondo della bascula stessa.

Doppio colpo

Dal punto di vista della finitura, si osservano tre linee parallele laserate sulla lunghezza dell’acciaio, con il sottostante marchio aziendale sul lato sinistro; sul lato destro di bascula le stesse tre linee e sotto la denominazione del fucile, per mezzo di una scritta colorata in bianco. Le canne sono costruite in acciaio Um8 e sono assemblate a un monobloc; sono poi brunite e cromate internamente. Posseggono camera di scoppio da 76 millimetri (ovvio, dal momento che spariamo le cartucce calibro .410). Per scelta costruttiva, la strozzatura è stata fissata nel valore di  tre stelle (Modified) per entrambi i tubi. La bindella è del tipo pieno, da 6 millimetri, rabescata antiriflesso; il motivo di una scelta apparentemente controcorrente, normalmente si trova una bindella ventilata, risiede nella necessità di stabilizzare l’arma nel caso delle due fucilate contemporanee. La lunghezza delle canne e questa peculiarità richiedono l’accorgimento della bindella piena, allo scopo di fornire maggiore rigidità per evitare flessioni indesiderate dell’insieme e per stabilizzare le rosate. Allo scopo di contenere il peso, le due canne sono infatti libere e non vincolate da bindellini laterali, ma unite soltanto nei pressi del monobloc e da un piccolo bindellino nei pressi della volata. Il mirino terminale è costituito da un pezzetto in fibra ottica della Lpa in colore rosso. Gli estrattori sono manuali e il ponticello ospita un classico bigrillo. La pressione sul primo grilletto, anteriore, fa partire il colpo nella canna di sopra, prima canna, mentre la pressione seguente sul secondo grilletto, posteriore, fa partire il colpo nella canna di sotto, seconda canna, esattamente come un conosciuto bigrillo. Se però azioniamo per primo il secondo grilletto, ecco che vengono rilasciati tutti e due i cani e il Delta Hp 410 spara i due colpi contemporaneamente. È un sistema collaudato che assicura grande possibilità di scelta per il cacciatore di capanno. L’apertura del Delta Hp 410 è comandata dalla classica chiave con palmetta zigrinata sulla parte sinistra, esattamente come in un qualsiasi altro sovrapposto. È una soluzione più favorevole ai cacciatori destrimani, ma che non pone particolari problemi anche ai mancini. Un leggero fregio decorativo è presente sulla testa della chiave, mentre il numero di matricola è riportato al di sotto. Poco più dietro, sulla codetta di bascula, si nota il cursore della sicura, un pulsante a tronco di piramide dalla finitura un poco grezza, ma certamente efficace e immediato nell’azionamento. La calciatura è decisamente semplice e realizzata in faggio verniciato sul modello in prova. Grazie però alla colorazione scura, l’aspetto non è spiacevole e il faggio sembra nobilitato. Per un fucile che passerà gran parte della propria vita operativa appoggiato a un rastrelliera del capanno, condividiamo appieno questa scelta aziendale. L’impugnatura è a pistola, piuttosto aperta e di facile presa; anche in questo caso una soluzione corretta. Basti pensare agli angoli di mira strani che talvolta devono essere ingaggiati dai cacciatori nel capanno quando gli uccelli si posano sui secchi di buttata. Un’impugnatura più aperta consente comunque una presa salda ma permette maggiore elasticità sfruttabile negli angusti spazi del capanno. La zigrinatura su astina e impugnatura è eseguita a laser e le corte cuspidi non risultano fastidiose nell’uso. L’ergonomia è corretta e l’astina termina con un vezzoso becco di civetta, talvolta difficile da vedere anche su fucili ben più costosi. La calciatura termina con un calciolo economico in plastica fissato con due viti a croce. Normale, vista la classe dell’arma. Le magliette porta cinghie sono montate su calcio e astina. Le pieghe di fabbrica sono state settate a 35/55 millimetri. Per terminare l’esame della meccanica, la batteria è interna, con molle elicoidali montate su guidamolla. Il ponticello è di ampie dimensioni e consente certamente l’utilizzo agevole dell’arma anche da mani guantate per l’esercizio dell’attività venatoria durante i mesi più freddi.

Come risolvere i problemi

I lettori ci perdoneranno, ma questo pezzo ci sembrava monco in assenza di una prova pratica; come sempre, vogliamo corredare con foto di rosate le nostre impressioni tecniche, ma per una serie di sfortunate coincidenze non abbiamo potuto recarci in un poligono o campo di tiro. Che fare allora? Non ci siamo persi d’animo e abbiamo organizzato una prova home made, riuscendo a sparare i due colpi contemporaneamente (a 25 metri di distanza) con il grilletto posteriore in un foglio di cartone dove, alla bell’e meglio, abbiamo cercato di disegnare un cerchio da 75 cm di diametro con un centro sommariamente tratteggiato. Le cartucce utilizzate sono state delle Fiocchi calibro .410 da 19 grammi. Pur con le difficoltà del caso, e un leggero spostamento delle rosate a sinistra per uno strappetto al momento dello sparo (colpa del tiratore), il Delta Hp 410 annaffia il cerchio di pallini, a dimostrazione di come sia possibile ingaggiare efficacemente gli animali posati.

Questo nuovo modello della serie Delta ha una sorta di specializzazione venatoria che lo renderà appetibile a tutti coloro, e sono ancora tanti, che dedicano la loro passione al capanno e alla caccia prevalentemente a fermo su uccelli posati. Il calibro consente un’ampia scelta di munizioni con cui sparare e la performance ottenibile è degna di rispetto. Il peso del fucile è di circa 3,0 kg con canne di 76 centimetri di lunghezza; non è un valore da peso piuma ma la stabilità e la solidità sono assicurate nel caso di uno sparo contemporaneo delle due cartucce. Infine il prezzo: 850 euro. Siamo nella fascia decisamente economica per un fucile che può risolvere diversi problemi nei (rari) casi di affollamento venatorio sugli alberi.

SCHEDA TECNICA

  • Produttore: Effebi
  • Modello: Delta Hp 410
  • Tipo: sovrapposto pieghevole
  • Chiusura: a tassello basso su ramponi
  • Calibro: .410
  • Lunghezza canne: 760 mm
  • Estrattori: manuali
  • Strozzatori: fissi 3/3 stelle
  • Bindella: piena e rabescata antiriflesso, larga 6 mm
  • Grilletto: bigrillo con funzionamento simultaneo dei due cani sul secondo grilletto
  • Sicura: cursore a slitta sulla codetta di bascula
  • Calciatura: a pistola in faggio verniciato
  • Finitura: finitura con brunitura nera e leggera incisione a laser
  • Peso: 3.000 grammi circa
  • Prezzo: 850 euro
  • www.effebisrl.eu / 030 2751955