Effebi Delta Combinato calibro 36/.410: la recensione

Effebi Delta Combinato calibro 36.410 la recensione

Alcune armi nascono furbe: il fucile sovrapposto pieghevole Effebi Delta Combinato è una di quelle. Accade spesso quando un prodotto è sì di nicchia, ma progettato con particolare accuratezza.

Chi predilige la caccia al capanno non può lasciar passare sotto silenzio l’Effebi Delta Combinato, un fucile sovrapposto pieghevole nel calibro 36/.410. Sin da quando i piccoli calibri venivano considerati esclusivamente fuciletti da capanno (chi pratica altre forme di caccia può leggere gli altri test di Caccia Magazine, sia sul liscio sia sul rigato), il calibro 36 e il .410 che altro non è che la sua versione magnum hanno infatti riscosso sempre numerosi apprezzamenti da parte chi caccia la piccola migratoria.

La ragione è molto semplice. A differenza di quanto si possa superficialmente pensare, il potere lesivo di questi calibri risulta elevato, il rinculo moderato e il costo tutto sommato ridotto se parametrato al numero di cartucce sparate.

Ma la diffusione dei piccoli calibri in un capanno non è dovuta esclusivamente a ragioni economiche. Contano molto infatti la loro efficacia e nella possibilità, acuita negli ultimi anni grazie al progresso delle munizioni, di sparare anche cartucce silenziate o subsoniche che risultano letali alle brevi-brevissime distanze e al contempo non spaventare eccessivamente altri uccelli posati negli immediati paraggi dell’appostamento.

Effebi Delta Combinato: pratico, robusto, essenziale

Una volta piegato, l’Effebi Delta Combinato mette subito in luce la propria compattezza. Un capannista sa bene quanto la portabilità sia importante; nel momento in cui si allestisce il gioco degli uccelli, bisognerebbe disporre di mille mani per portare con meno viaggi possibili tutto l’occorrente. Un fucile pieghevole occupa poco spazio, anche se riposto in uno zaino piuttosto capiente. L’essenza stessa del Delta fa sì che il fucile sia robusto per natura; risulta essenziale e al contempo pratico e insensibile agli insulti e agli urti.

La linea è quella ampiamente conosciuta; la bascula, in acciaio CrMo4, è cementata e temprata e presenta un motivo ornamentale composto da tre linee parallele incise a laser. L’incisione, semplice e minimale, è presente su entrambi i lati di bascula. Non strettamente necessaria alla funzionalità, ma qualche fregio ornamentale non si disprezza mai.

Verso la fine della porzione anteriore della bascula si nota la grossa vite (perno passante) in corrispondenza del punto di basculaggio con il foro corrispettivo del monobloc di culatta. La finitura della bascula è ottenuta tramite brunitura e la chiusura del sovrapposto è ottenuta dal grosso rampone del monobloc che si impegna su un robusto e generoso tassello originato dalla bascula. È la classica chiusura cosiddetta gardonese, in linea con la classe dell’arma.

Naturalmente la bascula accoglie il monobloc al suo interno come fosse in una culla aperta sul fondo della bascula stessa. A chi è abituato a osservare un classico sovrapposto fa un certo effetto vedere l’apertura centrale della bascula; qui infatti manca il fondo. La bascula fa registrare una larghezza di 3 centimetri. La chiave di apertura è correttamente dimensionata e presenta una leggera incisione sul corpo e sulla testa; quando si apre il pieghevole, compare il numero di matricola sottostante.

Effebi Delta Combinato: nel segno dell’eclettismo

Sulla codetta di bascula si nota il semplice cursore della sicura, per la verità un pochino rude. Il cursore è un pulsante dalla forma vagamente a tronco di piramide e dalla finitura essenziale, ma pratico nell’azionamento. Il ponticello è decisamente ampio. Ciò riveste un’importanza non secondaria, perché consente l’utilizzo anche con mani guantate, evento tutt’altro che improbabile quando si preannunciano fredde mattine di attesa all’interno di un capanno.

Quando l’Effebi Delta Combinato 36/.410 è completamente ripiegato, una parte del ponticello sparisce nell’apposito incavo ligneo praticato nella parte ventrale dell’astina e congegnato per lo scopo.

I due grilletti sono facilmente raggiungibile in fase di sparo; naturalmente, visto che la peculiarità del Delta Combinato è la possibilità di scegliere la canna, vi sono due grilletti con finitura acciaio che creano un piacevole contrasto di colore con il resto dell’arma.

Gli estrattori sono ovviamente manuali: anche questo particolare risulta in accordo con la destinazione d’uso. Dopo aver sparato uno o due colpi al capanno, ben difficilmente dovremo caricare così rapidamente da richiedere come prioritaria l’estrazione e l’espulsione rapida automatica dei bossoli spenti.

Le canne sono costruite in acciaio UM8 e sono assemblate a un monobloc; sono poi brunite e cromate internamente. La particolarità assoluta dell’Effebi Delta Combinato è la presenza di due camere di scoppio differenti fra la prima e la seconda canna; la prima canna (36) dispone infatti di una camera di scoppio da 70 mm, la seconda canna (.410) da 76 mm. Le canne sono lunghe 71 centimetri e posseggono due diversi valori di strozzatura: tre stelle la prima e una stella la seconda. Questo consente una grande versatilità in campo.

Effebi Delta Combinato: la gallery fotografica

Effebi Delta Combinato: una certa elasticità

Ventilata a ponticelli (12 fenestrature), la bindella è rabescata antiriflesso; larga 6 millimetri, parte con una rampa e termina con un mirino classico sferico in ottone. Forse un mirino in fibra ottica si vedrebbe meglio quando puntiamo l’arma contro un albero ricco di vegetazione; ma il mirino si può facilmente sostituire, direttamente in Effebi. I bindellini laterali, presenti, sono pieni.

Nessuna novità per quanto riguarda la calciatura, realizzata nella versione standard in legno di faggio. Economico, abbastanza resistente; soprattutto, non vi farà piangere per ogni colpo o botta che l’essenza lignea riceve durante la dura vita di un fucile da capanno.

Buono lo zigrino, laserato su impugnatura e astina; anche se l’uso (sparo spesso in appoggio dalle feritoie) non lo rende così necessario, è bene che ci sia. L’impugnatura a pistola appare ben congegnata, di forma piuttosto aperta; permette di stringere adeguatamente l’arma in fase di puntamento e sparo accurato. La forma allungata consente una certa elasticità alla mano forte, alla ricerca della migliore posizione di sparo. L’astina termina peraltro con un vezzoso becco d’oca che la snellisce e rende il tutto meno austero.

Si conferma anche l’aspetto che meno mi era piaciuto sugli altri sovrapposti pieghevoli della serie Delta; il calciolo in plastica e con due viti a croce che lo fissano, non eccezionale. Va detto che l’arma non scalcia con nessuno dei due calibri, ma un calciolino in gomma non si nega (quasi) a nessuno. Attingete dal ricco catalogo Efebi e lo sostituite in fase di ordine. Problemi zero, così scegliete anche lo spessore che più vi aggrada. Le magliette portacinghia, molto utili su questi modelli, sono montate di serie; una sulla pala del calcio e una quasi in apice dell’astina. La batteria è interna, con molle elicoidali montate su guida molla.

Con le munizioni giuste

Sono certo che il fucile risponda ai requisiti iniziali e alle premesse, da sempre convinto della necessità di utilizzare sempre la giusta cartuccia con il giusto calibro. Sparare una cartuccia da 70 millimetri di altezza (per non parlare di quelle con bossolo ancora più corto e ve ne sono diverse in commercio) in una camera di scoppio magnum da 76 millimetri non va bene. Non perché non si possa fare; ma perché il bossolo corto, aprendosi prima della fine della camera di scoppio, tende inevitabilmente a impiombare la zona. La conseguenza? Il fucile si sporca e rende difficile l’estrazione dei bossoli (non parliamo poi dell’estrazione automatica, già concettualmente impegnativa in un calibro .410); e la balistica ne risente.

Quindi sparare cartucce corte in un calibro 36 con camera da 70 millimetri è sacrosanto. Se volete invece sparare la classica cartuccia del .410 (o 36 magnum come viene sommariamente definito) avete la seconda canna a disposizione. Il Delta Combinato 36/.410 ferma l’indicatore della bilancia a 2.950 grammi esatti. Un valore corretto, dovuto all’abbondanza di rassicurante materiale metallico. Infine, il prezzo al pubblico: 761 euro.

Effebi Delta Combinato: la scheda tecnica

  • Produttore: Effebi
  • Modello: Delta Combinato
  • Tipo: fucile sovrapposto pieghevole
  • Chiusura: a tassello basso su ramponi
  • Calibro: 36/.410
  • Lunghezza canne: 710 mm
  • Estrattori: manuali
  • Strozzatori: fissi (***prima canna; * seconda canna)
  • Bindella: ventilata e rabescata antiriflesso, larga 6 mm
  • Grilletto: bigrillo
  • Sicura: cursore a slitta sulla codetta di bascula
  • Calciatura: a pistola, in faggio
  • Finitura: brunitura nera, leggera incisione a laser
  • Peso: 2.950 g
  • Prezzo: 761 euro
  • Sito produttore: www.effebisrl.eu
  • Contatti: 030 2751955 / info@effebisrl.eu

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