L’Usl di Reggio Emilia ha notificato il ritrovamento di due carcasse di cinghiale positive al test per la peste suina africana.
Al Sud la situazione migliora (in Campania, Calabria e Basilicata sono finite le restrizioni), al Nord no: con una nota della direzione del Dipartimento di sanità pubblica l’Usl di Reggio Emilia ha comunicato che nel comune di Villa Minozzo ha rinvenuto due carcasse di cinghiale positive al virus della peste suina africana.
Si tratta dei primi due casi nel Reggiano. La zona si trova al confine con la Toscana; per l’Usl si tratta «con molta probabilità dell’ampliamento dell’area già interessata da un focolaio nella provincia di Lucca» (il comune coinvolto è quello di Piazza al Serchio), da settimane «oggetto d’attenzione da parte della struttura commissariale» e degli uffici dedicati.
La conferma definitiva arriverà dal Centro di referenza nazionale, al quale l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Modena ha inviato i reperti; intanto, per circoscrivere la diffusione del virus, le strutture veterinarie hanno rafforzato le misure di biosicurezza adottate nei mesi scorsi.
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