Disturbo venatorio al Giglio, Federcaccia chiama carabinieri

Disturbo venatorio al Giglio: muflone, ovis musimon
© Michal Masik / shutterstock

La Federcaccia chiede l’intervento delle autorità per porre fine alle azioni di disturbo venatorio al Giglio.

Originariamente organizzate per ostacolare il prelievo dei mufloni nel Parco dell’Arcipelago toscano, e già su questo ci sarebbe da discutere, le azioni degli animalisti all’isola del Giglio si stanno configurando come disturbo venatorio tout court e rendono impossibile qualsiasi forma di caccia; pertanto Massimo Buconi e Marco Salvadori, presidenti della Federcaccia rispettivamente nazionale e regionale, hanno inviato una lettera ufficiale al Comando dei carabinieri per chiedere un intervento immediato.

Da oltre un mese al Giglio è presente un gruppo d’attivisti che stanno presidiando il territorio «inscenando azioni di disturbo e provocazione»; in questo modo impediscono il normale svolgimento della caccia. Si tratta di «una situazione surreale e inaccettabile»; alcuni «gruppi di esagitati violano la legge e il diritto in nome di una personale visione animalista». Per la Federcaccia è dunque necessario che l’intervento sollecito delle autorità «ponga fine a questa situazione palesemente illegale tollerata già fin troppo a lungo».

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