
La commissione Bilancio del Senato ha fissato a venerdì 14 novembre il termine per la presentazione degli emendamenti alla legge di bilancio: non si esclude qualche passaggio sulla caccia.
Nelle scorse settimane ha cominciato a circolare la voce che il centrodestra intende velocizzare l’approvazione di alcune modifiche della 157/92 (il ddl 1552 s’è impantanato nell’ostruzionismo delle opposizioni) servendosi della legge di bilancio, che l’articolo 81 della Costituzione impone di votare entro la fine dell’anno solare; da ieri è nota la prima data in cui si potrà verificare la notizia: l’ufficio di presidenza della quinta commissione del Senato ha infatti fissato alle 10 di venerdì 14 la scadenza per la presentazione degli emendamenti (e alle 19 del martedì successivo, il 18, quella per le segnalazioni dei gruppi parlamentari, che indicheranno gli argomenti principali).
Per modificare l’impianto della legge di bilancio proposto dal ministro dell’Economia (la carica la ricopre il leghista Giancarlo Giorgetti) sono cruciali le prime settimane: negli ultimi anni spesso, nel tentativo di trovare un accordo tra i partiti di maggioranza e contenere le richieste delle opposizioni, la discussione si è inoltrata così a fondo nel mese di dicembre che poi per evitare l’esercizio provvisorio il governo s’è trovato costretto a tradurre in un unico maxiemendamento (lo si vota in un colpo solo) le modifiche approvate in commissione, e poi a richiedere il voto di fiducia per sigillare il testo.
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